Compimese, il passo del gambero ed il ragù delle emozioni 2 di 3

Le idee viaggiano ed il tempo le espande. Troppo velocemente. Ad un ritmo forsennato che mi priva sovente del piacere di gustarmele. Come se mangiassi un piatto di tagliatelle al ragù in 3 secondi.

Ci avviciniamo e ci allontaniamo. Ci annusiamo e ci offendiamo. Ci annoiamo e ci entusiasmiamo.

Spesso senza avere la percezione vera di ciò che proviamo. Per mancanza di tempo, per distrazione e non solo.

So bene che dico questo ora e domani cadrò, io per primo, nel vorticoso ritmo degli e-venti senza accorgermi di soffi, particolari che, solo apparentemente, non sembreranno degni di attenzione. Perchè accadrà che le suggestioni mi grandinaneranno addosso sommandosi una all’altra con frequenze ripetitive.

Ed io, che sono, come tutti, un animale terribilmente adattabile alle più disparate circostanze del pianeta, avrò poca voce per urlare STOP! Poca intelligenza per fare una pausa e soffermarmi un momento su. Meglio ancora, per fare il passo del gambero.

Si. Fare un passo indietro, come il gambero, è una tecnica che mi immaginai tempo addietro. Da adottare nei passi più congestionati della mia vita. Quando il ritmo si faceva impossibile e rischiavo di non godere dei trenini e dei sorrisi. Delle emozioni che questi avrebbero stimolato in me e che, probabilmete, mai più sarebbero tornate.

Quei momenti nei quali le immagini erano troppe e temevo di vomitarle tutte insieme senza aver avuto il piacere di digerirne almeno qualcuna con profonda intensità. Ecco che mi frenavo a riflettere. Ma non bastava. Ed allora tornavo indietro di una casella e mi fermavo per un turno. E, se pure c’era qualcosa di assolutamente urgente da realizzare, un bagno di folla ad attendermi, droghe dai mille colori ad ammaliarmi… io guardavo da un’altra parte. Non solo dicevo basta. No. Esageravo nella mia ribellione camminando, per l’appunto, all’indietro.

Per cercare di gustarmi, talvolta solo, talvolta in compagnia, i piaceri della vita.

Se hai avuto il coraggio di arrivare fin qui… con calma e con l’acquolina alla mente e, se ti va, qua sotto è la mia ricetta del ragù delle emozioni.

3 Replies to “Compimese, il passo del gambero ed il ragù delle emozioni 2 di 3”

Lascia un commento