Un concetto che conosco bene… Finché un bel giorno non ho deciso di smetterla di nuotare contro la corrente e finalmente mi sono abbandonata ad essa, lasciandomi condurre. L’incredibile è che per tutto il tempo, anni, che ho nuotato controcorrente la meta sembrava allontanarsi, nonostante la fatica. Viceversa, lasciandomi trasportare la meta è sempre più vicina e a volte la posso anche sfiorare con dolcezza.
Quand’ero piccola, ma proprio minuscola, ero sempre la prima a tuffarmi dalla barca nel blu più nero più blu. Non mi faceva paura. Ora un po’ si, mi serve vedere il colore del fondale. Almeno il colore. Non so perchè,mic,questo commento non ha alcun senso in questo post. Ci sta come il formaggio sulle ciliegie. Solo mi sembra che lui si sia tuffato nel blu più nero più blu.
Da allenata e diligente nuotatrice te lo posso dire. Contro certi correnti si deve anche rinunciare e si torna sugli scogli esausti graffiandosi lo gambe nella foga di salire per ritoccare felicemente terra 😀 NIKKA
Se vuoi un consiglio da rananuotatrice, quando c’è corrente in superficie, la cosa migliore è nuotare sott’acqua. Se hai una bombola in spalla, tanto meglio, altrimenti, fai un bel respiro, una capovolta efficace e con un monopinna vedrai che ci vorrà un attimo! Qualora non avessi letto la mia risposta al tuo commento, oggi ho respirato mare. E ho ancora il vento impigliato nei capelli!
ma la corrente cambia, come cambia il vento… basta non perdere metri quando si è controcorrente e tenere duro fino a che non si ha la corrente a favore…
sicuramente “come”: una fatica, una gran fatica.
Perché controcorrente? 🙂
Io, devo nuotare controcorrente per “allontanarmi” da me…. 🙂
Un bacio, Willa
Un bel po’, soprattutto di pazienza. Ma questo anche quando il “noi” è stato raggiunto.
Bacio, Sab
Un concetto che conosco bene… Finché un bel giorno non ho deciso di smetterla di nuotare contro la corrente e finalmente mi sono abbandonata ad essa, lasciandomi condurre. L’incredibile è che per tutto il tempo, anni, che ho nuotato controcorrente la meta sembrava allontanarsi, nonostante la fatica. Viceversa, lasciandomi trasportare la meta è sempre più vicina e a volte la posso anche sfiorare con dolcezza.
Forse nuotavo nella direzione sbagliata.
Ciao. C.
Quand’ero piccola, ma proprio minuscola, ero sempre la prima a tuffarmi dalla barca nel blu più nero più blu. Non mi faceva paura. Ora un po’ si, mi serve vedere il colore del fondale. Almeno il colore. Non so perchè,mic,questo commento non ha alcun senso in questo post. Ci sta come il formaggio sulle ciliegie. Solo mi sembra che lui si sia tuffato nel blu più nero più blu.
che forza questo tuo pensiero!
a volte si ha questa sensazione, quando ci si “allontana” …per un infinità di motivi…
magari allettati dalla corrente che rende tutto così facile e “invitante”
Poi ti giri un attimo e ti vedi “distante” e hai una voglia pazzesca di ritrovarti…costi quel che costi…
e ti ritrovi a “combattere” ciò che fino a qualche momento prima ti aveva “portato” via…
è la vita..
fatta di correnti, di discese e di salite….
l’importante è non perdersi mai di vista
è un mio pensiero (non l’interpretazione del tuo 🙂
Ti abbraccio* (voglio esagerare!! :))
Da allenata e diligente nuotatrice te lo posso dire. Contro certi correnti si deve anche rinunciare e si torna sugli scogli esausti graffiandosi lo gambe nella foga di salire per ritoccare felicemente terra 😀 NIKKA
troppo
bracciate su bracciate.. seguendo la controcorrente del cuore…
Se vuoi un consiglio da rananuotatrice, quando c’è corrente in superficie, la cosa migliore è nuotare sott’acqua. Se hai una bombola in spalla, tanto meglio, altrimenti, fai un bel respiro, una capovolta efficace e con un monopinna vedrai che ci vorrà un attimo! Qualora non avessi letto la mia risposta al tuo commento, oggi ho respirato mare. E ho ancora il vento impigliato nei capelli!
Qual’è la corrente Mic? Dipende…
ma la corrente cambia, come cambia il vento… basta non perdere metri quando si è controcorrente e tenere duro fino a che non si ha la corrente a favore…
🙂
..se si nuota insieme…
si è già dentro il “noi”….
m.
Lo dici da solo. Nuotando controcorrente, vai nel senso opposto.
E’ inutile, sai bene che il mare é più forte.
Allora allarga le braccia, guarda il cielo con le orecchie che ascoltano il mare e respira. Il resto verrà da sé
Non controcorrente.
piuttosto assecondando la corrente
Blue
dipende dalla distanza che intercorre tra due anime. ci si può mettere un attimo…
tipo….una vita?
nuotare controcorrente strema, deve valerne la pena…