Rallentyyy

Finale Ligure – Spiaggia – © Novembre 2006

Clic. Clic. Sono irrequieto. Indietreggio. Cazzeggio. Abbozzo. Son tutto un singhiozzo. Avanzo. Mi alzo. Un filo. Da terra. Oh bella! Agguanto una bolla. Di sapone. Si squaglia. Canaglia. In palmo di mano. Ballo. A ritmo di ska. Il tempo barcolla. Stallo. Mi specchio. Mi sento insabbiato. Frugo.

In tasca trovo solo una modica quantità di illogica allegria ed un biglietto aereo stropicciato.

Fly, fly, up, up, flap, flap. Frrrrrrrrrrrrrrrr

Rallentyyy. Caaaaaaalllmaaaa. Luuuungooo reespirrroooooo. Mi scolooo un Cynar. Muooooovo le aaaaaali. Decollllllooo. Mi liiiiibrooooooooo su su su suuuu e vadoo a viiiirrarrrrreeeee.

Correnti ascensonali e silenzio ad alta quota. Vualà. Trattasi di ribaltamento della prospettiva. Alla sprovvista. Cielo, mi rifletto nel mare.

47 Replies to “Rallentyyy”

  1. Pensa a chi si sente così e non ha il mare, e il cielo è coperto di garza bianca ed è solo un coperchio sopra a palazzi e strade, non dedali di viuzze, proprio “strade”…..

    Ho sul cd, in repeat, un brano, un’arpa celtica, il titolo è: profondita del mare…. lascio che mi entri dentro, mentre le mani lavorano, mentre parte della testa lavora….

    Un bacio…. Will

  2. Eh, Mic, confessa…in tasca non c’era una modica quantità di illogica allegria…nel senso che non era modica…o nel senso che non era illogica…o allegria…o tuttassieme…

    Mi sa che in quella tasca ci ho pescato anchio, sai?

    Un bacio grosso, grosso, grossssssssssssssssssssssso.

  3. “Da solo lungo l’autostrada, alle prime luci del mattino a volte spengo anche la radio, lascio il mio cuore incollato al finestrino…

    E’ come un’illogica allegria di cui non so il motivo. E’ come se improvvisamente mi fossi preso il diritto di vivere il presente. Io sto bene, proprio ora, proprio qui.”

    G. Gaber, Illogica allegria. A memoria, fa così.

    Ti conservo mi sa anche stavolta. E approfitto per un abbraccio a rottadicollo.

  4. …”Cielo, mi rifletto nel mare. “

    immagini e parole….

    mai niente mi è “entrato”…in modo così suggestivo….

    fino davvero a vedersi riflessi nel mare…

    grande Mic,

    (non solo forte 😉

    …trasmetti emozioni…rumori…colori…

    e tanta gioia…bacio meritato!*

  5. Ciascuno di noi è, in verità,

    un’immagine del Grande Gabbiano, un’infinita idea di libertà, senza limiti.

    …. . ….

    Il Vostro corpo, dalla punta del becco alla coda, dall’una all’altra punta delle ali,

    non è altro che il vostro pensiero, una forma del vostro pensiero,

    visibile, concreta. Spezzate le catene che imprigionano il pensiero,

    e anche il vostro corpo sarà libero.

    …. . ….

    Il segreto consisteva nel sapere che la sua vera natura viveva,

    perfetta come un numero non scritto, contemporaneamente dappertutto,

    nello spazio e nel tempo.

    …. . ….

    ..Scegliamo il nostro mondo successivo in base a ciò che noi apprendiamo in questo.

    Se non impari nulla, il mondo di poi sarà identico a quello di prima,

    con le stesse limitazioni.

    …. . ….

    Puoi arrivare da qualsiasi parte, nello spazio e nel tempo, dovunque tu desideri.

    …. . ….

    Tu seguita ad istruirti sull’amore.

    …. . ….

    Mettere in pratica l’amore voleva dire rendere partecipe

    della verità da lui appresa, conquistata,

    qualche altro gabbiano che a quella stessa verità anelasse.

    …. . ….

    Devi solo seguitare a conoscere meglio te stesso,

    ogni giorno un pochino di più..

    …. . ….

    Egli imparò a volare,

    e non si rammaricava per il prezzo che aveva dovuto pagare.

    Scoprì che erano la noia e la paura e la rabbia a rendere così breve la vita di un gabbiano.

    …. . ….

    D’ora in poi vivere qui sarà più vario e interessante …

    Noi avremo una nuova ragione di vita. Ci solleveremo dalle tenebre dell’ignoranza, ci accorgeremo di essere creature di grande intelligenza e abilità.

    Saremo liberi! Impareremo a volare!

    …. . ….

    Non dar retta ai tuoi occhi, e non credere a quello che vedi.

    Gli occhi vedono solo ciò’ che è limitato.

    Guarda col tuo intelletto, e scopri quello che conoci già’,

    allora imparerai come si vola.

    Richard Bach, Il Gabbiano Jonathan Livingston

    Mic, so che il mio commento altro non è che un semplice “copia-incolla”, ma ho fatto di queste frasi un costante motivo di riflessione da quando, a suo tempo, lessi quel libro. Da allora mi chiedo, ogni giorno: “Riuscirò mai a diventare quel gabbiano?”. Ma più il tempo passa, più le ali non hanno voglia di volare. E se il gabbiano non desidera librarsi in cielo, è solo perché si è arreso……

  6. Beh visto che Lei mi ignora da oggi Le darò del Lei… scherzi a parte… altro che Cynar… mio fratello mi ha preparato un caffè domenica… mezza tazzina di caffè e l’altra metà con un misto di sambuca, nardini ed una grappa fatta in casa, ero leggermente allegrotta ma come se non bastasse in casa c’è l’usanza di pulire la tazzina con dell’altro sambuca finito di bere il caffè, e per chiudere in bellezza mi doveva far assaggiare il limoncello… e sono riuscita a reggere il tutto, nel senso che riuscivo a stare in piedi… però è successa una cosa strana… il pavimento continuava a muoversi… mah… non sapevo mio fratello avesse il pavimento mobile a casa sua… ah ah ah!!! un saluto Socia.

  7. Bell’effetto che fa…un clic ti trasforma proprio e in un baleno ti ritrovi a volare, ad essere due in uno..:)bello si…

    ps: ma il cynar non è amaro? e che hai fatto come quando si mangiano i carciofi che poi se bevi ti sale il dolce? che effetto stano

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