Abbracciamoci

Free Hugs Campaign

Non amo farmi influenzare. Aborro le mode. Ho notato, con curiosità mista a scetticismo, questa mania di inserire video di YouTube all’interno dei blog. E, oggi, cazzo, oggi, lo inserisco io.

Leggendo le news del Corriere, mi si è scaraventata addosso questa notizia che, in un battibaleno, mi ha commosso. Si tratta di un, non so come chiamarlo… diciamo “movimento emozionale” che ha preso spunto dall’idea di un qualche folle. D’altronde, il mondo, se possa evolvere, in meglio, è una circostanza che non può fare a meno dell’opera di qualche individuo che abbia il coraggio di stravolgere e sovvertire la quotidianità con azioni che spiazzano, regalando una prospettiva inconsueta. È un virus, l’abbraccio a fondo perduto, quello che ti contagia, nel vedere questo video. Che ha il potere di cancellare, senza preconcetti, la grigia melma di espressioni tristi che scorre, con flusso regolare, troppo regolare, lungo i marciapiedi delle nostre città. E allora, forza, comincio io, con o senza cartello, ad abbracciare chi incontrerò, oggi, domani e chissà fino a quando. Senza un perchè. E fanculo alla diffidenza.

Abbracciamoci, si, ora. Tu.

Di un abbraccio

necessariamente reciproco. Con fragore.

Abbracciamoci senza paura.

Di un abbraccio

che scalda, viaggiando oltre.

Abbracciamoci, si, ora. Tu.

Di un abbraccio

che mi regali la tua gioia ed il tuo dolore. Con sberleffo.

Abbracciamoci senza regole.

Di un abbraccio

senza domande, di sorrisi.

Abbracciamoci, si, ora. Tu.

Di un abbraccio

che non mi aspetto. Che non ti aspetti. Con gusto.

È fame d’umanità, porca paletta!

81 Replies to “Abbracciamoci”

  1. Lo trovo a dir poco stupendo.

    Il potere di un abbraccio è qualcosa che ben conosco.

    Scioglie i nodi. Allontana gli incubi. Alimenta la vita.

    Bellissimo…

    Tutti a Deffe con i cartelli?

    Ciao, Mic. Un abbraccio.

  2. si’ certo, l’importante poi e’ sputare nei finestrini a quello che ti supera, bruciare le lenzuola a quello di sotto che ti sta sul culo, entrare nel panificio e dire tu buongiorno grazie, prego perche’ nessuno ti si incula e nemmeno ti fa lo socntrino fiscale, non alzarsi a far sedere una donna di colore con bambino perche’ sicuramente ha la casa e tuo cognato che ha fatto la richiesta tante volte no, … si si’ abracciamoci tutti e tutti insieme diamo fuoco all’albanese. ma fanculo su per favore.

  3. Zia, alle volte lei fuorvia. Perchè proprio non vedo come lei possa mettere in relazione gli abbracci con gli stronzi. Ma si sa, a lei, ogni tanto, le va di smadonnare e smarronare, così, per contratto. Che, poi, a conoscerla, ma chi direbbe che lei è così deliziosamente fragile in vece di una savonarola dei tempi moderni?

  4. Beh, meglio un abbraccio che un calcio nel culo, direbbero al mio paese. Che, poi, il senso, del post, è realtivo agli abbracci mancati. Quelli mai dati, per diffidenza, per vergogna o per la paura di esprimersi. Non su quelli già scambiati, fasulli o meno che siano.

    Venga, le offro due mentine, in luogo delle puntine. Ed il mio abbraccio, come sempre.

  5. No respiro, mi spiace, non ho visto il video ma credo che anche sta storia degli abbracci agli sconosciuti sia una cosa tutta americana dove l’abbraccio, in fondo, non coinvolge per nulla, è superficiale. Se ci si pensa bene l’abbraccio invece è qualcosa di molto profondo, coinvolgente, emozionalmente forte se dato con il trasporto che richiede. Io, tra sconosciuti, per strada, penso sia meglio uno sguardo, di quelli aperti, comunicativi, sorridenti. Quello sì che sarebbe intenso e …..produttivo. Io guardo spesso la gente, con interesse, con un sorriso negli occhi, con la voglia di capire, e non credo di essere invadente o insistente ma….produco effetti più che con un saluto!!!

    Uno sguardo negli occhi, respiro! Vera

  6. Vedi, Vera, io girerò mai con un cartello con su scritto “Abbraccio gratis”. Sono d’accordo con quello che scrivi. Che non va contro il senso del post. Hai centrato il punto. L’abbraccio vale come un sorriso, una parola, un gesto, qualsiasi, che possa smuovere qualche coscienza dal torpore dell’indifferenza.

    In fondo, sai, questo post vuol essere una provocazione, innanzi tutto. Poco mi importa cosa ci sia dietro il video. Mi importa la reazione, all’azione.

  7. l’abbraccio è il gesto che più amo…

    specie se inaspettato…

    come quello che ho trovato qui….

    mi hai “avvolta”….

    mi hai emozionata….

    l’ ho sentito!

    È fame d’umanità, porca paletta!

    e vaiiiii!!!!

  8. beh però ci ha avuto un bel tempo da perdere il ragazzone con la coda di cavallo! Ma quale provocazione, è solo americana esibizione di un “vogliamoci tutti bene” e chi se ne frega se il mondo va a rotoli.

    E poi diciamolo l’abbraccio non è gratis, è scambio di affetto, un riconoscimento, trasmissione di energia..

    Giulia

  9. dietro l’audace abbraccio dato senza pensieri si ha la sensazione di richezze tenute in serbo …

    così dunque giovane che sei … lascia che l’assurdità di un calore si manifesti a ruota libera, sii gioioso e sciocco, sentimentale e impulsivo, sii ogni possibile errore, e riversa il tuo gusto ancora incerto afferrando il profumo della vita e stringendolo su di un’altro corpo senza pensare a ciò che dirà la gente, avrai poi così tanto tempo per pensare solo a te stesso…dopo quando sarà la vita ad aver consumato te

  10. I don’t mind where you come from…

    Questa è fame di umanità.

    Decisamente.

    Porca paletta.

    E hai perfettamente spiattelato qui il mio concetto di follia.

    Una piccolissima cosa in fondo. Ma dietro c’è un mondo.

    E io non dico mai grazie a certe persone ma…beh…qua te lo devo proprio dire mic…con tutto l’entusiasmo di cui sono capace…grazie mic. Perchè mi hai scaldato il cuore.

    E porca paletta,quando ci vuole ci vuole!

  11. Io come sempre cerco di non far pendere troppo la bilancia nè da una parte nè dall’altra. Il video l’ho trovato simpatico, anche se indubbiamente un po’ troppo americano e un po’ troppo “vogliamoci bene” a tutti i costi. Che per certi versi può essere paragonato a quelle persone che vanno in chiesa e si scambiano il segno della pace, e poi però una volta fuori continuano a sputtanarsi se non addirittura ad odiarsi. E questo fa incazzare ancor più dell’indifferenza, secondo me.

    Al tempo stesso però condivido la voglia di venirsi incontro, di aprirsi, di entrare in un ufficio sorridendo e dicendo uno squillante “buongiorno!” senza essere presa per una pazza eccentrica. Mi girano le palle che dopo 6 anni che frequento lo stesso corso di step con quasi sempre le stesse ragazze, non si riesca ad andare più in là di un ciao, solo perchè loro sono nate e cresciute nel paesello e si conoscono tutte mentre io sono “forestiera”.

    E in questo senso, sì, capisco la voglia di abbracci di Mic. Che ovviamente non è estesa a tutti, così, per buonismo. Che Babbo Natale lo sappiamo che non esiste.

    Ma è un modo provocatorio per dire che a volte la gente dovrebbe menarsela di meno, e fermarsi, uscire dal proprio guscio di certezze incerte, e salutare quando ti incrocia per le scale senza invece girarsi dall’altra parte.

  12. Grazie Rugiada. Tu hai inteso, come altri, perfettamente, quello che è il senso, per me inequivocabile, del video e delle mie parole. Un incitamento verso chi ha il coraggio di manifestare liberamente le proprie emozioni fregandosene se gli altri lo prendono per folle.

    Solo, nella tua considerazione, come in quelle di altri, perdonami, ma proprio non mi riesce di capire perchè, per forza, sia necessario collegare un bel gesto agli eventuali comportamenti di coloro i quali lo compiono con falsità e secondi fini. Questa forma di dietrologia (quella di chi dice: si, ma…), mi appare come diffidenza. A Genova si chiama “maniman”. Voler scovare il marcio, sempre e dovunque, non credo sia cosa saggia.

  13. Questo bisogno, in fondo innaturale, di abbracciarsi con i passanti, rende palese che abitiamo in confini per noi innaturali: stretti, alienanti, troppo cittadini nel senso brutto del termine.

    Nella sua dolcezza, questo gesto mi sembra una reazione falsata da un ambiente di vita falsato.

    Non dovremmo aver bisogno di ricordarci che siamo umani.

    Tornando a casa mia, anni fa, fu proprio questo che cercai.

    Ora le persone le abbraccio, quando le saluto, ed è un gesto “normale” e per questo “pacificante”.

    Ciao

    Francesca

    P.S. per Zia: è vero anche quello che scrivi. Ma è solo una parte del tutto… Oppure si finisce a vivere da soli sul cocuzzolo di una montagna.

  14. Secondo me l’idea è carina. Nel vedere il video non puoi fare a meno di lasciarti scappare un sorriso. L’iniziativa non salverà il mondo dalla manica di stronzi che ogni giorno lo inquina ma è comunque un bel messaggio da vedere su schermo.

  15. Io non vivo da sola sul cocuzzolo, ma in mezzo alla gente. Se mi va li abbraccio, scambio sorrisi, ma farlo fare “un gesto” mi fa cagare. Continuiamo a farci inculare da queste stronzate e perdiamo di vista l’umanita’. quella vera. sorridiamo compiaciuti ai “gesti” e chiudiamo gli occhi sul mondo. Ma si’, vogliamoci bene anche se ci stiamo sul culo, che altrimenti non e’ politicamente corretto. e sempre di piu’ inculiamoci gli altri. ma col sorriso.

  16. Questo video è di una bellezza sconvolgente… emozionante il passaggio dal bianco e nero al colore durante il primo abbraccio… Così… quasi a dire che la vita si tinge di colore anche solo con un abbraccio… da provare… davvero. Mi ha portato alla memoria una cosa di tempo fa… quando ero andata a portare i miei a Salsomaggiore alle terme e su una panchina vi era un libro… “il libro viaggiante”. Chiunque poteva prenderl, leggerlo, e poi lo lasciava dove gli capitava, e se voleva poteva lasciar anche scritto il nome e la città di provenienza… aveva praticamente già fatto il giro di mezza Italia… bellissima idea… bellissimo video… bellissime sensazioni… un saluto. Socia

  17. ti abbraccio tutti giorni: coi pensieri, le parole, il cuore. ti abbraccio senza paura, senza giudizio, senza dietrologia. nella purezza della semplicità, nella bellezza di poter essere, nella certezza di chi sei, di chi sono. e fanculo alla diffidenza! Ro

  18. Ondafrangente e altri, nel leggervi, mi avete fatto tornare alla mente una frase che, come un tonfo acutissimo, pronunciò mia sorella, qualche anno fa, rivolgendosi a mio padre, in un raro momento di sincero ed intenso dialogo.

    Gli disse: “Papà in tanti anni, una vita, mi hai mai abbracciata. Neanche per caso. Io, i miei bimbi, li abbraccio almeno cento volte al giorno”.

    Fu, quella frase, una pietra nello stagno denso di formalismi delle nostre relazioni. A me trafisse il cuore e generò infiniti cerchi di luce che, nel loro propagarsi, ebbero l’effetto di mutare, decisamente in meglio, le relazioni all’interno della nostra famiglia.

    Tastarsi, stringersi, sentirsi, a pelle, senza pudore, è una pratica che rompe l’incomunicabilità della vita moderna ed è consigliabile praticare, con determinazione, prima e dopo i pasti. Anche al bar.

  19. Lo dico sempre io…ho sete, ho fame. Certo se puoi dissetarti e sfamarti con qualcuno, in modo inaspettato, anche solo con un abbraccio è meraviglioso. Come guardare fuori dalla finestra di un ufficio hi-tech demodé anni ’80 di Milano e scoprire nel riflesso delle vetrate del palazzo di fronte che dove tu non riesci a vedere il cielo sta offrendo lo spettacolo inaspettato di un tramonto rosa.

    Io abbraccerei il cielo, tu Mic abbracceresti il mare?

    Bax

  20. io e mio papà non ci siamo mai abbracciati… Ma io so che mi vuole bene e lui sa che io gli voglio bene perchè… perchè si respira nell’aria, perchè si vede nel luccichio degli occhi e nelle labbra che si tendono in un sorriso quando ci parliamo… un saluto… socia

  21. Il mio non era un voler associare indissolubilmente una cosa bella come un abbraccio ad un pensiero diffidente e di chiusura. Sono due cose distinte.

    La predisposizione d’animo ad aprirsi agli altri è indubbiamente una cosa meravigliosa e sempre più rara.

    Ma un’altra cosa è l’essere ipocriti e voler estendere questo abbraccio simbolico anche a chi sai già perfettamente che è una faccia da culo. Voglio dire… a te verrebbe voglia di abbracciare Berlusconi se lo incontrassi per strada? Va beh… esempio un po’ troppo di parte, lo so, ma a me verrebbe tutto fuorchè un abbraccio. Diamine!

    Ripeto, la predisposizione e la voglia di conoscere e aprirsi agli altri, la trovo sempre una cosa straordinaria ma al tempo stesso io non riesco a tollerare la gente che prima si stringe la mano tra i sorrisi e poi si calunnia alle spalle.

    Quindi, viva gli abbracci, ma quelli veri, quelli sentiti.

  22. l’abbraccio senza chiedere nulla in cambio è un gesto stupendo. Quando però contiene ‘il bisogno di abbracciare’ è facile talvolta, pur in buona fede, farlo pesare alla controparte che magari in quel momento non era ricettiva per questo gesto di condivisione. E mossi dalle proprie esigenze è difficile accorgersi delle esigenze degli altri con sensibilità equanime e obiettiva. In fin dei conti ogni ‘bisogno’ che ci muove contiene sempre una sorta di violenza verso l’altro, un vuoto da colmare. In questo senso si dovrebbe cercare di colmare questo vuoto lavorando su du sé, non a spese degli altri, anche se questo appare mai evitabile del tutto. Tendendo così a colmare i propri vuoti esistenziali ci si può avviare ad assotigliare questo senso di bisogno, questa insufficienza: pertanto quando prima l’abbraccio serviva più a se stessi, in seguito si manifesta solo nel momento in cui anche l’altro ne può beneficiare a pieno. Ciò che prima era solo ‘esternare’, in seguito si potrebbe evolversi nel ‘condividere’. Abbracciare a tutti i costi è sempre un’invasione: alla pari dell’esportare democrazia, pace, guerra o amore che sia

  23. Parte per Zia: sento di essere stata o fraintesa o letta frettolosamente, dunque mi spiego meglio.

    Prima di tutto, non mi permetterei mai di dire che tu vivi sul cocuzzolo di una montagna. Quel che intendo è che a furia di non cedere il posto sull’autobus, di non salutare nei forni, di sputare nei finestrini, si finisce col vivere sul (eccecc). E ci si finisce anche se si vede solo questo, e non la bellezza delle cortesie inaspettate, dei sorrisi spontanei.

    E il gesto (perchè è un gesto) di abbracciare può ricordarci la nostra umanità. Umanità. Non compassione, non carità, ecc.

    Umanità, come da vocabolario: la natura umana, la condizione umana, spec. con riferimento alla sua fragilità:

    sentimento di fratellanza e solidarietà fra gli uomini; capacità di comprendere e condividere i sentimenti degli altri.

    Perchè pensare alla falsità ove c’è un abbraccio? Significa legare sentimenti e significati tristi anche alla bellezza.

    Condivido appieno quanto ha scritto il francese, che poi è più o meno quanto intendevo io. Se non nasce da un bisogno, è bello l’ebbraccio. Ma la nostra vita, credo, ci ha resi bisognosi di abbracci ed è questo che è alienante e innaturale.

    Comunque, se dovessi scegliere, una volta per tutte e per sempre, una “regola di approccio iniziale” di fronte al mondo: pugni, neutro o abbracci. E se anche mi fossero concesse le sfumature in mezzo.

    Bè, con tutti i rischi del caso, perchè gli stronzi son tanti, io sceglierei gli abbracci, a priori.

  24. No, son stata fraintesa io. Io non vedo solo gli sputi. e non e’ diffidenza, e non e’ “me ne lavo le mani”. Se mai il contrario. E poi forse sono anche figlia di troia ma del fatto che una persona qualsiasi mi abbracci, mi girare anche le palle. Dico che queste cazzate servono a non farli vedere gli sputi. Poi se vi va di farvi massificare e pensare che sia una trovata intergalattica perche’ non ci avevate pensato, contenta per voi. Preferirei che le persone si guardassero un po’ piu’ negli occhi e si capissero, prima di “abbracciarsi”, che non facessero figli e poi si separassero subito dopo, che non si facesse finta che possa bastare un sorriso per non far morire di fame quelli dall’altra parte del mondo e soprattutto della strada. Tutto qui. Non voglio far cambiare idea a nessuno, voglio solo dire perche’ la ritengo una puttanata colossale. Dico che questo e’ qualunquismo. imperante.

  25. e mi scusi ondafrangente ma cosa ci azzecca “E ci si finisce anche se si vede solo questo, e non la bellezza delle cortesie inaspettate, dei sorrisi spontanei.” con l’abbraccio del video?

    Del simpatico video ne hanno parlato anche i giornali. perche’ ci tengono tanto a che ci abbracciamo?

    per favore si aprano gli occhi sino a che si e’ in tempo.

  26. :-/

    Come che c’entra?

    1) Più sorriso inaspettato di così!

    2) Mi sembra che stiamo parlando anche di ciò che il gesto rappresenta.

    Perchè abbracciarsi dovrebbe servire a “non vedere gli sputi”? Non mi sembra una conseguenza logica; in ogni caso, non lo è per me.

    Capisco che potremmo star a parlare per ore ma lo spirito che ci muove è sostanzialmente diverso.

  27. L’ho sentito al tg…e mi son detta: magari capitasse anche qui. Magari ci fosse qualcuno per strada che offre abbracci. Il mio primo pensiero è stato: mi lascio abbracciare e mi metto a piangere. E’ sicuro. Ho bisogno di lasciarmi andare ca**o. Voglio perdermi in un abbraccio che non sia il mio, e piangere.

    Ho amore e tenerezza da vendere a peso….li regalerei anche al primo per strada. Quasi quasi me lo metto un cartello addosso: abbracci offresi.

  28. Ehi Mic…quste è una delle tante volte che mi lasci senza parole!

    Ti ho letto solo ora…e tu ora vai a vedere sul mio blog del cuore ;).

    E anche su http://www.donoabbracci.it.

    allora…ecco, io ho aderito all’iniziativa DonoAbbracci. L’organizzatore a livello nazionale per la giornata del 5 nov è un mio amico, mi fido di lui e delle sue motivazioni. Le condivido. Ne avevamo già parlato tempo fa, in occasione di un seminario con Patch Adams (medico americano votato alla ‘cura’ -care- dell’altro con metodologie non ordinarie!) che quando ti abbraccia lo fa prima ancora con gli occhi, la voce, l’epressione che non con il corpo. Qualche giorno fa telefona, mi dice: ci stai? (non fraintendete!). Ok, sono una abbracciona per istinto e ,liberata dai miei condizionamenti, ora anche per scelta, non con tutti, non sempre, ma insomma…tanto! Ho aderito anche per altro, per motivi miei e per mettermi in gioco. E’ stata un’esperienza durissima. Per altri dolcissima. Molti mi hanno chiesto: perchè? Per il piacere di farlo. Per riappriopriarci del gusto di fare, di dare, senza attesa. Il punto è che non siamo abituati al gusto e piacere di fare qualcosa che sia fine a se stessa, non siamo stati educati alla non attesa di una risposta al nostro pensare, fare, spenderci.

    Detto questo… fra tutti i commenti mi piace la ziacassie. Franca, diretta al centro delle cose. ll centro è l’essenza. Inutile abbracciarsi se non si è capaci di guardarsi negli occhi. Guardare se stessi allo specchio anche mentre ci si infila un dito nel naso e non solo per ammirarsi prima di uscire la sera! In questa cosa mi ci sono buttata per istinto con passione…il giorno dopo mi sentivo esausta e dubbiosa. MI son chiesta: è servito solo a me? Sarò passata solo per un’esibizionista? Una folle? Poi, per caso, è saltato fuori un blog con la foto mia e dei miei amici accompagnata dalla riflessione di una passante che ha accolto il nostro abbraccio. Diceva che le avevamo trasmesso un senso di gioia. Bene!

    Ovviamente un abbraccio non sono due braccia che ti stringono…sono quello e molto altro. Bisogna cercare dentro di sè tutti gli abbracci mancati, è vero, e tutti quelli dati e ricevuti…cercare un senso in quello che si sente, che si fa. a me non offende affatto il commento della zia….tutt’altro. Lo trovo vero, sentito. Di chi vuole andare a fondo, grattare dietro la scorza delle apparenze. Ciò non toglie che, pur arrivando a conclusioni diverse, perchè diversi sono evidentemente i nostri percorsi, io possa affermare con grande tranquillità che è stata vera, sentita, la mia adesione a questo dono di abbracci, anche il mio un percorso per andare a fondo sulle cose, sulla vita, un grattare e grattare alla ricerca dell’essenza, tuffandomi nella apparente banalità e ovvietà come fossero un mare torbido nel quale cercare il mio personalissimo tesoro.

    Non ha, amio avviso, molto senso star a valutare e pesare quel che altri pensano e fanno….molto meglio usare le nostre capacità e tempo per dare il nostro senso (o accogliere che senso alla fine non c’è) a ciò che pensiamo e facciamo noi, nella nostra piccola vita.

    Non ritengo affatto una puttanata quel che ho fatto (lo dico a me,interrogandomi, non mi interessa convincere nessuno)….ma considero tale il rieptere gesti e frasi perchè sanno di buono, perchè lo fanno altri, perchè dobbiamo essere tutti più bravi e belli.

    Eppure, se anche come risultato di cento puttanate anche solo una persona è andata via con un senso di speranza, di sollievo… ben vengano anche quelle. Anche il risultato conta. Magari quella persona è rientrata a casa e ha abbracciato una mamma, un nonno, un figlio. Mi piace pensare così. E poichè il mio pensiero nulla toglie nè limita a quello degli altri…che male fa?

    Che ognun viva e faccia come sente. Non alla tv, alla radio, al bar…ma dentro di sè.

    In conclusione di questo sconclusionato commento….un abbraccio virtuale 😉 così ch ese lo prende solo chi vuole!

    Baci Mic (e scusa per lo spazio…questa si una vera invasione!!)

  29. È abbraccio quella moltitudine di piccoli gesti che, con semplicità, generano energia, a scaldare gli animi resi indifferenti dalle giostre di neon che ci abbagliano, con volgarità.

    Dice Lilli: …se anche una persona è andata via con un senso di speranza, di sollievo…

  30. Ma che bella la fratellanza targata vodafone bello rosso in primo piano inizio video, sineddoche della comunicazione di massa.E che la massa sia paciosa e financo abbracciosa che siano fottuti pervasi da buoni sentimenti!!!! Coca Cola per tutti

  31. tagliente…certo che sei tagliente forte eh?! 🙂

    Respiromare, ne e’ venuto fuori un bellissimo forum, in cui vedo pareri anche opposti, che la dicono lunga sulla personalita’ variegata della gente che naviga su questa nave. Interessante tanto, ma non aggiungo altro alla questione degli abbracci.

    Ho seguito il tuo consiglio di rilancio “fai una torta per il tuo vicino”.

    Ho fatto una torta per il mio vicino.

    Niente cianuro, solo uova zucchero burro e farina.

    Mi ha detto che:

    1) ha dovuto chiamare il piastrellista per tagliarla (30 euro)

    2) nel mangiarla, suo nipotino si e’ spaccato un dente (300 euro preventivo spese dentista per ricostruzione premolare destro)

    3) la salmonellosi nelle uova non e’ andata via nella cottura, e lui e tutta la sua famiglia hanno passato il pomeriggio con la diarrea. Lui e’ pensionato, ma suo figlio ha dovuto chiedere un permesso dal lavoro per rinchiudersi beatamente al cesso. Risarcimento danni, 280 euro.

    4) Invece di passare il tempo a produrre bestemmie culinarie, dovrei ricordarmi di sgomberare il pianerottolo, che non e’ un deposito ma luogo di pubblico passaggio per i condomini. Mi ricorda a tal proposito che rimane da pagare la quota di 3400 euro di prima rata di condominio, comprensiva del calcolo di cambio di modalita’ d’uso da c2 ad a3 relativa ai precedenti 5 anni e che se non mi sbrigo a pagare mi sara’ nuovamente sospesa l’erogazione della elettricita’ .

    5) Sua moglie voleva a proposito chiedermi che fine avesse fatto la tortiera in cristallo che mi presto’ lo scorso Natale, non che fosse una cosa di gran valore, solo 200 euro, trattasi di antiquariato, piu’ che altro sua moglie ci tiene molto perche’ e’ un regalo che le fece la sua mamma poco prima di morire, e oh, si sa, la mamma e’ sempre la mamma.

    Non ho avuto il coraggio di dirgli che quella tortiera fu usata come fresbee dai miei bambini e…

    Tirando le somme, 4210 euro come contentino, ma la vera guerra mi sa che e’ appena iniziata….

    MORALE: se la gente guardasse le intenzioni dietro ogni gesto, la vita sarebbe molto piu’ facile, ma anche no.

    Cia’ cia’

    ciarm

  32. Peccato in questi giorni non incrociarti sul mio cammino. Niente altro mi viene da dire.

    Io vivo con i bambini e quindi sono divorata dagli abbracci, i più veri e belli senza il retrogusto che sente la Zia e che in questi gesti fa venire subito a galla il caustico anche a me. Purtroppo ci si disabitua all’umanità per quanto poca se ne incontra e in questo ha ragione l’adorabile e fragile savonarola, però se si riesce a non essere buonisti ma soltanto bulimici d’amore in qualche modo, amore di pelle, immediato, che non vuole arrivare a niente, dimostrare niente, allora gli abbracci sono i benvenuti.

    Dimmi dove ti metti, che mi metto in coda!

    Ciao creatura d’acqua, un bacio

  33. la gente che si abbraccia fa più paura di quella che si prende a cazzotti. è giusto che la madama li leghi tutti, sovversivi….

    proviamo con Genova, Mic, io vado col cartello e tu filmi, poi viceversa. voglio vedere quanta gente arriva ad abbracciarmi/ci. o se ci legano come fossimo due maniaci.

    mondofascio!

  34. Beh… io se lo incontro, un abbraccio gratis non lo rifiuto, che’ di questi tempi e’ cosa rara…

    Eventualmente girare con il cartello… perche’ no? E’ solo un gesto, peraltro non obbliga, ed in piu’ fa bene a chi l’accoglie, anche strappare un sorriso e’ piacevole.

    Il bello di tutto cio’ e’ che se non si condivide basta dire: no, grazie.

    😉

    Bellissimo post mic!

  35. video simpatico …. basta poco a contagiare le persone …… l’abbraccio è davvero un bel gesto da fare ….e chiunque sia stato il folle che ha fatto questo …… è stato proprio originale simpatico e per certi verso dolce 🙂 bacini

  36. ahahah….fare le torte già ti ho detto mi viene decisamente meno bene, però questa cosa la divulgo ad un po’ di amici (mi dovrai insegnare ad impastare!!)…

    senti, com’è che io e ti ci si ritrova alla fine sempre su mani e cibo??? ;))

    ps: m’hai rubacchiato la foto!!

  37. Orpo! Ho la connessione a vapore, quando ho detto all’omino del carbone: carica la pagina! Ha gridato: Caricaaaaaaaaa!!!!!! E si è messo a correre brandendo la pala! 🙂 Torno domani, dall’ufficio, con l’adsl! (sorrido! Che mi tocca fà!)

    Un bacio! Willa

  38. Certo che prima di arrivare al posticino bianco dove poter scrivere ci sono un saaaacco di persone che hanno scritto…allora…mentre guardavo il video avevo un sorriso sull’ebete malinconico stampato in faccia…l’ho pensato spesso per strada, ti urti spalla-spalla e nel 2006 non c’è nemmeno più il solito “scusa è vado di fretta”, indifferenza, ma quella pura…ora di più, forse per tutta la MONNEZZA che c’è intorno, quella che vede pure la Zia Cassie per intenderci…

    Guarda, è successo proprio Sabato, sulla metro con una mia amica, lei guardava avanti nell’uscire e con lo sguardo incrocia una ragazza che invece entrava…e sta ragazza imbruttita, fà alla mia amica “cazzo ti guardi è? ééééé?”…meno male che la porta le si è chiusa in faccia altrimenti magari alzava anche le mani…per uno sguardo assente…allucinante.

    Il video mi è piaciuto e spero che sortisca qualche effetto..anche solo il pensiero, che voli un pensiero sulla coscienza e gli faccia una bella domanda “ho abbracciato a dovere le persone che amo? almeno ho iniziato da loro?” …e Mic…non c’è più tempo…abbraccia più che puoi, apri il cuore…ogni giorno mi rendo conto che il tempo è sempre di meno…e poi i rimorsi per non averlo fatto diventano soffocanti…

    Baci Mic

    Key

  39. Abbracciamoci per me e’ una provocazione gradevole.

    Riuscire a strappare un abbraccio ad uno sconosciuto perche’ tu lo vuoi dare gratis è carino…

    ma anche senza girare il filmato… il rischio è che ti ingabbino ma val la pena rischiare!

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