25 Cassate

Cassata – Sicilia – © 2006

Oggi, beh, mi sento una cassata, di idee. Da spararne, a raffica. Per questo ho tagliato una doppia dozzina di fregnacce brevi. Aforismi e pensierini. Allo scopo di stappare lo stomaco per far spazio a nuove molecole di inchiostro. Canditamente, comincio a sentirmi un tantinello più autocomico. Sarà la volta buona che, finalmente, inizierò a scrivere con quella vena di sadica allesangria con la quale mi piacerebbe poter sputare sul mondo? Controvento, sia chiaro.

01. Ho messo in lavatrice le tue parole colorate. Ne è uscita una farfalla.

02. Dì poco, o niente, se non hai succose torte da offrire. Ma che sia farina del tuo sacco. Non copiosa cocoina.

03. Era talmente spilorcio da girare in 126, ma con l’autista. Fiat buio.

04. Abbiamo un problema, serio, qui, a Genova. I genovesi.

05. È stato un flashback, rivederti, durante il passaggio dall’ora legale a quella solare.

06. Sono talmente brutto che lo specchio si appanna, al solo vedermi.

07. Sono talmente bello che lo specchio riflette il mio ego, al solo pensarmi.

08. Ho dato la trippa al mio gatto, per colazione. Mi ha miagolato che non c’era, storia.

09. Aveva talmente tanti sogni che, per sognarli tutti, si addormentò, non prima di aver spostato indietro, di un anno, le lancette dell’orologio.

10. La sua poesia è così dolce che, ogni mattina, il caffè, si scioglie, nel baciarle le labbra.

11. Ho cucinato, per cena, il coniglio con le cozze cosparso di liquirizia e fragole. Sarà per questo che, poi, ho sognato il centrosinistra?

12. Quando mi sorridi sudo marmellata e diventano coriandoli le parole che scrivo per te.

13. Mi sono tuffato per disperdere, tre metri sotto il livello del mare, tutte le lacrime che mi stavano affogando.

14. Ho paura. Di aver paura. Temo. Di temerti. Sogno. Di sognarti.

15. Il blog è il vento che percuote il soffione delle mie emozioni.

16. È venuto l’imbianchino. Gli ho chiesto di dare una ventata di nuovo alla mia anima. Mi ha risposto che ci vuole lo stucco, prima. Ci sono rimasto.

17. È venuto l’imbianchino. La sua donna è diventata rossa. È nata una rosa.

18. Rimasi senza parole. Me le aveva rubate tutte il suo silenzio. Allora le spedii un’email senza destinatario.

19. Il mio pc ha preso il virus dell’amore. Quando leggo il tuo blog il mio mouse si muove da solo.

20. Ho avuto un mancamento e sono inciampato nella tastiera, allorchè le tue dita mi digitarono: mi manchi.

21. Mi manca la mancanza di te.

22. Se un giorno ci incontreremo sarà una spanciata alcolica di risate e frotte di frutti fritti di mare.

23. Mi si è allagato il vano cuore. Di grappa al barolo. Ondeggiando barcrollo cercando un cerotto di sughero.

24. Ti vorrei clonare in un negroni, stasera, per bermela, tutta d’un fiato, la tua ironia.

25. Era così noioso che, nel dipingere la tela, vi rimase impigliato.

Mi fermo, satollo di vocaboli. Sta diventando un postaccio, proprio un postaccio, questo qui. Dedicato a chi sa. Andare oltre. Le cassate. Con evasione. Singhiozzo.

67 Replies to “25 Cassate”

  1. Se un giorno ci incontreremo sarà una spanciata alcolica di risate e frotte di frutti fritti di mare.

    Scommetto che invece ti aspettavi qualcosa di più romantico…(però anche la 11 è fa-vo-lo-sa).

    26.Grande uomo dalla splendida voce, inebriaci con le tue cassate. Non aspettiamo che questo.

    Bacio! Sab

  2. 🙂

    sei incredibile!!!

    ” Mi manca la mancanza di te.”

    …mi ha commossa

    ———————————–

    “Abbiamo un problema, serio, qui, a Genova. I genovesi.”

    …mi ha fatto tanto sorridere

    ———————————–

    un bel momento piacevole qui da te, stamattina

    …un bel alternarsi di sorrisini e riflessioni…

    Buona giornata Mic…

    Ho messo in lavatrice le tue parole colorate. Ne è uscita una farfalla.

  3. …altro che postaccio…ironico e malinconico allo stesso modo, bellissimo…

    “La sua poesia è così dolce che, ogni mattina, il caffè, si scioglie, nel baciarle le labbra.”…la tua poesia, ha di certo lo stesso effetto…

    “Mi sono tuffato per disperdere, tre metri sotto il livello del mare, tutte le lacrime che mi stavano affogando.”

    “Ho paura. Di aver paura. Temo. Di temerti. Sogno. Di sognarti.”…sai benissimo che succede anche a me…

    “Rimasi senza parole. Me le aveva rubate tutte il suo silenzio. Allora le spedii un’email senza destinatario.”…io invece ti lascio un commento, anche se forse era meglio se ti spedivo un messaggio…

    ottima colazione cuoco, grazie1000 e a presto

    claudia

  4. senta, ma a lei, qualcosa di colore marrone, no? mai. Tutto a colori, blu, o malinconico..

    Ma con una bella giornata di merda non si alza mai lei? Ma di quelle che tutto va a puttane persono le card della digitale, che se avesse la pellicola giele avrebbero stampate tutte gialle, o verdi. Blu no, se lo mena, che le piacerebbe. E poi esce in terrazzo e tutti i gatti del vicinato son venuti a trovare agfa per il compleanno e han lasciato, topi e lucertole come regali? E poi ha organizzato un’ultima cena (dell’estate) in giardino e prima si e’ alzato un vento dal mare e poi si e’ rovesciato l’universo mondo sulle lasagne appena sfornate. E poi le si sono rovesciate sul pavimento tutte le perline raccolte in un anno? E il cesso e tutte le tubature della casa sono impazzite? mai eh?

  5. mic mio caro mic…bella questa cassata si…ma lasciatelo dire da me…quella come dio comanda ha d’obbligo gli spicchi verdi di martorana che si alternano alla glassa di zucchero. Fondamentale mio caro mic. Te la farò assaggiare. Un giorno.

  6. guardi, il punto 1 è pura poesia! tutti i punti, mi contraddica se sbaglio, sono comunque il tentativo (bravo e coraggioso, lei!) di diminuire il suo “sfarfallare” e, magari, di far ridere, di far emergere la sua parte ironica! com’è possibile, mi domando, che la prendano sul serio anche così?! lei ormai, nell’immaginario collettivo, è proprio un playboy. delle nostre anime, s’intende…

    (è impossibile non volerti bene, mic)

    Ro

  7. Che spasso sto post! Però leva subito quella cassata, che ingrasso solo a guardarla!

    Mi pare, comunque, che gli ingredienti per una buona cassata li hai messi tutti: ironia, autoironia, profondità, leggerezza, sensibilità, fanculismo, dolcezza, amarezza e… barolo! 🙂

    Ora si tratta “solo” di azzeccare i dosaggi, amalgamare sapientemente gli ingredienti, e far cuocere tutto al tempo e alla caloria esatta…

    Dai… sei sulla buona strada!

    Basta andare… oltre…

    P.S. La 4 e la 16 mi hanno fatto impazzire!

  8. Grazie, a tutti, di pancia, della partecipazione allo show delle cassate.

    In particolare all’imbianchino che, pur prodigandosi con genuina volontà, si è rivelato, tuttavia, ancora non in grado di eliminare i brufoli dell’animaccia mia. Per questo credo, dovrò, per forza, rivolgermi ad un chirurgo drastico, che sappia rasare, ad arte, la mia tabula di venere.

  9. stamattina mi sento imbalsamata da poter ben figurare nella bacheca del museo di scienze naturali quale esemplare di “donnas rompiscazzus”, laonde il post mi è piaciuto eccome, invito libero a dire cazzate.

    Giulia

  10. Belin, si potrà pur fare qualcosa per il “pensierino” n°4… o no?

    Comunque almeno un vantaggio c’è.

    Da Genovese abituata, o meglio, rassegnata, al ringhio e al grugno dei miei concittadini, appena metto il naso fuori dalla mia bella Zena, ho come l’impressione che siano tutti più…come dire…socievoli e magari se chiedi l’ora a qualcuno non ti mette il braccio davanti alla faccia, che non sai mai se vuole dirti davvero che ore sono, ma essendo presbite allontana il braccio, oppure se sia pronto per un’ eventuale gomitata in faccia.

    Parlando di cose dolci, non c’è cosa che mi scateni di più la voglia di strafogarmi, di una torta con i colori e contorni così ben definiti. Purtroppo non riesco a fare nessun altro tipo di commento sulla foto: Pietà sono a stradieta!!!

  11. Credo abbiano già detto tutto 🙂

    da parte mia, un grazie per il sorriso che mi hai stampato sulla faccia, e soprattutto per la delicata dolcezza di alcune, piccole, innocenti, frasi verità che mi terrò nell’anima a girare come lucciole 🙂

    Un bacio Willa

  12. Un genovese torna a casa prima del solito dal lavoro. Nel giardino di casa vede parcheggiato il furgoncino di un idraulico. Alzando lo sguardo al cielo esclama:

    “Ti prego, fa’ che sia il suo amante…!”

  13. Mhh, sinceramente io, invece, non ti ci vedo proprio come play-boy.

    Ora a te scegliere se è un’offesa o un complimento.

    Sai cosa pensavo leggendo le tue frasi brevi e folgoranti? 😉

    Che credo riconoscerei il tuo modo di scrivere non tra mille, ma tra cento… diciamo di si.

  14. Come al solito, torno a curiosare tra le “cose vecchie”.

    Quel che mi piace di più della foto è quel vassoio un po’ rotto che rende la cassata più vera e meno “da esposizione”.

    Come le tue frasi, in fondo: più vere e meno “da scrittore”.

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