Tutti scrivono poesie

Tutti scrivono poesie fino a 18 anni, poi continuano solo i poeti o gli imbecilli.



(Famosa massima di Benedetto Croce, traslata da Fabrizio De Andrè)

Credo di essermi fermato per tempo anche se, di tanto in tanto, perdo il controllo (molto raramente) e me ne scappa una.

I tali casi, ovviamente, mi sento un imbecille. Che c’è di male?

Anche stasera la tentazione è tanta, troppa, irrefrenabile.

La Zanzara

Perchè mi rompi i coglioni?

Io voglio solo scrivere di cuore ed amore, di infinito e mito, di rose maliziose.

Ma come faccio con te che mi ronzi tutt’attorno e prendi di mira i miei pori?

Vorrei fosse inverno perchè sicuramente sarai sparita o solo assopita.

Ma dove cazzo si nascondono le zanzare d’inverno?

Dove?

Sono qui e mi faccio i blog miei, rincorro commenti e vaneggiamenti.

Cerco ispirazioni su gugl.

Tento rime leccate che non funzionano con parole tipo ignara e gara…

Perchè imperturbabile tu mi cerchi? Ma chi ti vuole?

E poi… dove sei finita? Vorrei avere una stanza tutta bianca, sferica e senza soprammobili per trovarti con facilità.

Per farti il barbe-cue. Ma.

Mi passi davanti al monitor ridacchiando mentre mi concentro su draculino rabarbaro e vino.

Sangue del mio sangue.

Ah! Quindi se ti uccido commetto uno zanzaricidio.

Allora ti lascio andare.

Ignara se ne va la zanzara.

Tra noi è finita la gara.

8 Replies to “Tutti scrivono poesie”

  1. Sì, però aggiungeva (Fabrizio), cito a memoria: ‘preferisco essere considerato un cantautore’.

    La poesia, x me che non sono nessuno, è un aspetto dell’anima che ha bisogno di farsi vedere, di risalire, di espimersi giocando con le parole di una lingua amica; ma, a volte, il gioco si fa duro e allora tutto diventa oscuro e denso di significati altri, inconsci.

    No, Croce era un razionalista senza tanta fantasia, non bisogna aver paura del ridicolo, che vuol dire imbecilli… insomma, aveva ragione Fabrizio: meglio starne fuori. Le gerarchie di valori stabilite accademicamente entro cristallizzate gabbie linguistiche nascondono una sottile quanto perfida violenza, ognuno ha il diritto di esprimersi, di poetare come meglio crede… E ognuno ha il sacrosanto diritto di considerare poeta chi gli pare e piace…

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