Tirami sù


scattata poco fa

Ecco cosa succede ad esagerare! Uno passa due ore in cucina, si fa un mazzo tanto e prepara dosi di cibo che neanche un orso. Arrivano gli amici. Che cominciano, tutti baldanzosi ed ingordi, ad ingerire gli stuzzichini di focaccia (portati da loro, i bastardi!). Sembrano ancora affamati. Bene. Inizi con l’antipasto. Gli propini palettate di tartare di spada e sedanini. Sorridono. Bevono grandi sorsate di Gavi. Che cena è senza un primo? Allora dai una spadellata al sugo e gli presenti un ciotolone di raviolini di branzino. Ti dicono dolcemente: grazie, maaa, ma cominciamo ad essere sazi. Come? Già sazi? Scherzate? Iniziano a dare i primi segni di cedimento. Tu insisti. E gli versi torrenti di Vermentino sperando che diluisca i solidi. Finalmente terminano i raviolini sotto il tuo sguardo ammonitore. Pronti con il secondo! Ti fissano sbigottiti, gli occhi a palla. Per farti un piacere assaggiano anche i totani ripieni di tutto. Gli amici svengono. Cominciano a rantolare sul parquet. Ma non è finita! E vualà, dulcis in fundo, quando gli presenti il tiramisù preparato perchè il dolce ce vò, non hanno più compassione di te. Basiti si inginocchiano implorando pietà. A quel punto tu li capisci. Non affondi il cucchiao.

Ed è così che, il giorno dopo, ti ritrovi con una mappazza di tiramisù che ti scruta minaccioso dal secondo ripiano del frigo, in compagnia di due totani tristi.

Sussurri: pietà, abbi pietà di me. Ma poi… cedi.

Tre le morali:

1) La vita (parte del corpo posta tra il bacino ed il busto) non è tutta mascarpone colato.

2) Più lo mandi giù, più te lo tira su, il peso.

3) La prossima volta che andrai tu a cena da loro, dagli amici, ti preparerai prima ingurgitando tre flebo di lasagne al ragù, tiè!

14 Replies to “Tirami sù”

  1. Cantano le rane

    Già dalle finestre splendono i primi lumi

    e nel silenzio, nella tranquillità,

    di questa sera piena di profumi,

    si odono le rane roche dai fossati.

    Questa cantilena, che non cessa mai,

    fa venire una gran malinconia;

    e del tempo passato, ormai lontano,

    ridesta vive nel cuore le memorie.

    Tutto rivive proprio come allora;

    tutto ritorna chiaro nella memoria:

    ogni voce di rana è una storia;

    è una felicità, è un dolore;

    è un qualcosa che nella sua tristezza

    ti conforta come una carezza

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