Se, ancora, sono un fotografo

Sono le 3 e 27. Sono al Mac (ovviamente). Sono a riflettere sulla fotografia. Sul perchè, dopo tanti anni trascorsi a fotografare in giro per il mondo per raccontare le mie emozioni in pellicola, in questi ultimi tempi sia svanito quasi del tutto il desiderio di scattare. Un desiderio che è stato a lungo una necessità morbosa. Che ho coltivato studiando e facendo l’assistente per trasformare l’amore per la fotografia nel mio lavoro. All’epoca mi nutrivo di pane e fotografia. Fu così che incominciai a realizzare reportage di viaggio per “Meridiani” e per molte altre riviste. Mi piaceva da morire. Il primo lo feci in Irlanda.

Col tempo credo di aver creato non meno di 50.000 immagini. Io ero le mie immagini. Le belle e le brutte. E mi entusiasmavo ogni volta che queste venivano pubblicate. Pensavo alle molte persone che, in luoghi diversi, si sarebbero emozionate ne percepire il frutto del mio lavoro stampato in quadricromia. Ero un fotografo.

Poi… è iniziata l’era del digitale ed ho cominciato ad avere nostalgia dell’iposolfito di sodio, delle pellicole caricate a raffica, delle attese in laboratorio. Trepidanti attese.

Poi… non trovavo più stimoli, non desiderio di ricerca, non sorpresa.

Poi… mi sono accorto di costruire principalmente immagini “carine“. Troppo carine per seguire le indicazioni dei vari picture-editor.

Poi…

Poi…

Poi…

Poi… mi sono appassionato a nuovi orizzonti.

Oggi sento una nuova e piccola fiamma che mi arde dentro. Un ancora acerbo desiderio di riprendere le mie macchine tra le mani. Agguantare un trepiede ed uscire. Per strada, per volti, per mare. Per mettermi alla prova e, come un qualsiasi neofita, inquadrare. Inquadrarmi. Vedere. Se un po’ di quella bramosa perversione fotografica che mi sorprese quando acquistai la mia prima reflex, una Fujica 705W, è rimasta sulla punta del mio indice. Per comprendere. Sopra tutto. Se, ancora, sono un fotografo.

21 Replies to “Se, ancora, sono un fotografo”

  1. forse senti troppa tecnica nel tuo scatto e poca emozione?

    Forse hai bisogno di riprendere a raccontare, attraverso le immagini….a raccontare il tuo te, raccontando il fuori….buon viaggio 🙂

    maria

  2. sono venuta a trovarti…credo di capire “la frustrazione del digitale’, so quel che vuoi dire con le immagini “belle” che gli altri vogliono… ma tu fottitene… cattura con gli occhi e mostra anima e cuore…

  3. conosco le sensazioni che hai descritto, sai? l’attesa trepidante dello sviluppo delle foto, e la passione, ah, la passione…bellissima l’immagine della reflex rimasta sulla punta dell’indice…bacione, Sabri

  4. Mi piace pensare che questo post sia anche un po’ mio…

    ti prego, riprendi a inseguire frammenti di vita, a far passare davanti all’obiettivo emozioni e sguardi di gente lontana, che, grazie al tuo clic, sarà un po’ più vicina a noi e a me.

  5. deve essere stata un’occupazione molto appassionante..ed é molto tenero quel ‘se sono ancora un fotografo’..ci leggo ancora tanta voglia di esplorare il mezzo fotografico e te stesso..tante cose ancora da esprimere.

  6. capitata qui per caso, come non lasciare un saluto a chi ama il mare tanto da respirarlo e ha un template così marittimo con tanto di delfini, che adoro, e bussola che si anima al passaggio del mouse?

    quanto alle foto, mi sono sempre piaciute ma non le ho mai fatte, se non le classiche foto ricordo. ma tu se hai questa passione e ne sei capace, non mollare! ciao, tiziana

  7. Chi è stato fotografo lo resterà per sempre. Vedrà la realtà in termini fotografici. Io sono stato fotografo per venticinque anni. Poi ho smesso. Ora faccio il cinema. Perchè come diceva Godard, la fotografia è la verità, ma il cinema è la verità ventiquattro volte al secondo. Giro la testa per strada e vedo un’immagine fotografica. Poi mi metto davanti allo schermo del mio mac e vedo milioni di immagini che non sono meno fotografie di guel mio sguardo per strada. L’immagine digitale è meravigliosa. Ma io preferisco restare un fotografo. Ogni tanto prendo la mia Mamya RB67 e vado in giro gurdandoci dentro. Non metto più la pellicola. Impressiono direttamente il mio cuore.

    Tutto questo e anche altro mi fa venire in mente il tuo post che leggo solidale mentre mi gingillo nella memoria.

    abbracci

    tesi

  8. Grazie della visita! Detto da te mi lusinga! Io non sono un “fotografo”. A me piace fare fotografie. E’ diverso. Non ne ho fatto una professione. Forse è per questo che non riesco a perdere il vizio. Continuo a farne, volti, gente, acqua, mare tutto quello che mi emoziona! Il tuo blog è molto bello. Complimenti. Non sforzarti di comprendere. Se sei un fotografo lo sei per sempre. E’ qui nella testa la prossima fotografia e non ne puoi fare a meno!, Ciao, mauro

  9. 2malibra Esatto. Forse. Buon viaggio a te.

    2Delizia Fossero tutti come te! :>

    2Simo Grazie a te.

    2Vale Artista. Ecco, brava. Umilmente ci provo ogni momento della mia giornata. Anche qui sopra. Brava!

    2ziacassie Ci proverò a fottermene. 🙂

    2smailer come sempre…

    2macmouse la passione, le passioni sono le batterie della vita.

    2pequinita Ci proverò, piano, piano. Quasi in silenzio.

    2zenzerocandito Hai centrato l’obittivo!

    2onlyyou Certo che è anche un po’ tuo. Lo sai bene tu.

    2miraggi Io, invece, non ne sono ancora così sicuro. Non ho ancora bene messo a fuoco la questione.

    2unaenessuna Beh, per ora la mia sensibilità, se ce n’è, la metto dentro ‘sto coso.

    2CameraObscura Se ne può discutere.. 🙂

    2brezzamarina Grazie. Non finirò mai di esplorare, di esplorarmi, di esplorarvi.

    2salmastrosa Da quello che vedo sul tuo blog tu si che sei una vera e grande amante del mare. Anzi, ne sei proprio malata.

    2tesi Finalmente un uomo, per dinci! Uno solo ma, cazzo, uno che scrive e, probabilmente, fotografa, come un genio!

    2Agohya Un’altro uomo, per ri-dinci! Ma avete letto le cose che scrive?

    Morale finale: Sono un fotografo. Ancora e per sempre.

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