E con dolcezza è partita la sua mano

Ho chiuso un poco gli occhi e con dolcezza è partita la sua mano.

Nella sua sapiente mano lo strumento a scolpire nuove forme al mio sorriso.

D: Se ti faccio troppo male dimmelo.

M: Ma quando è “troppo male”?

M: Sei gentile e dolce nei tuoi movimenti tanto spesso ripetuti.

D: Ti illumino.

M: Vedo. Non vedo.

D: Stai rilassato.

M: Non ho paura.

D: Bene.

M: Speriamo bene.

D: Lo senti? Senti che ti sto perforando?

M: Certo e non sono tutte rose e violette.

D: Ora la tua lingua mi crea difficoltà.

M: E’ li. Non posso spostarla.

D: Ti aspiro la saliva.

D: Entro?

M: Entra.

D: Sei rilassato, comodo, a tuo agio?

M: Certo, lo sono. Se non mi tormenti troppo posso anche appisolarmi.

D: Infatti, vedo.

D: Dai, non manca molto.

M: Sento. Non sento. Sentooo.

M: Ahhhhhh!

D: Scusa.

M: Niente.

D: Esco.

M: Esci.

M: Mi sono bagnato.

D: Scusa.

D: Mi tolgo la protezione.

M: Devo venire ancora?

D: Si, la prossima settimana. Stessa ora.

La mia dentista ha gli occhi color azzurro mare.

19 Replies to “E con dolcezza è partita la sua mano”

  1. La mia invece no, ha gli occhi d`uno squalo, opachi, come tutti gli asiatici. È una bambolina esile di porcellana dalle dita sottili come capelli. Sa fare l`anestesia locale come puntura di zanzara ma senza prurito. Eppoi dice un sacco di cose buffesceme e mi prende in giro, sfasciandola, la storia del dentista che fa male e che mette paura.

  2. I miei appuntamenti dal dentista sono lievemente meno idilliaci.

    Ti dico solo che al momento sono in causa con 1di questi!

    Quindi goditi gli occhi azzurri della medica e spera che sia anche in grado di fare il suo mestiere.

    :))

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