
Un tuffo.
E le parole non servono più a costruire, congettare, spiegarsi, interpretare, valutare, sospendere, bilanciare, soppesare, accusare, scusarsi, ricamare, storpiare (che poi son tutti modi di pensare, limitanti).
Dentro un tuffo le parole divengono gesti d’essenza e possono servire soltanto a descrivere il proprio stato dell’anima, slegato dalle definizioni e dalle gabbie. Infatti è risaputo che un’anima immersa in un mare riceve una spinta verticale (detta forza di discernimento) pari al peso di una massa di pensieri di forma e volume uguale a quella della parte immersa dell’anima stessa.
Variante post-tuffo: la forza centrifuga. Succede quando, dopo aver tuffato l’animaccia zozza in lavatrice, la estrai di bianco ripulita. Pronta a colorarsi di nuove azioni e parole.
Ecco, ora, dopo un gran bel tuffo e qualche ciclo di lavaggio, mi vado un po’ a stendere, preparato, con lievità ed, insieme, con una certa dose di svaccamento, ai trampolini un po’ più alti. Del fondo? Me ne fotto, naturalmente.
già..
del fondo me ne fotto. ecco, bravo, passami la ricetta..
Ciuuuuuuuuuuuuuuff! Splash!
Lievità e svaccamento, dev’essere una bella ricetta.
Domani la provo, per cena. Poi se vuoi ti racconto.
…….
“chi è fiero della propria paura osa tendere cavi sui precipizi,
si lancia all’assalto dei campanili,
allontana e unisce le montagne.”
…….
c’è del cinismo sano, in te mic, ultimamente.
insegnami…
naturalmente.
ora mi dedico a recitare un po’ di vocali.
o, per intenderci.
hai visto mai che a forza di ripeterle vedo un tunnel?
magari di acqua salata.
buona giornata, michè.
Ma sai che il tuo lavaggio e la tua centrifuga sono similissimi ai miei ?Credo che abbiamo la stessa lavatrice e usiamo lo stesso detersivo. E a parte questo proprio ieri sera in piscina pensavo a come i rapporti con gli altri li vorrei vivere sott’acqua 😉 NIKKA
domani compro la lavatrice (veramente!) e poi mi stendo per le orecchie come mi diceva mia mamma da piccola 🙂
Passo, dico grazie e soffio piano sul tuo bucato che svolazza e profuma il cielo.
Quanto hai donato! 🙂
Ho dato una sbirciatina…
Da tornare scartare… con cura e….gustare.
Nel frattempo……..ti lascio un pensierino e l’augurio sincero che lo sia davvero (buono il week end)
L’amore non vuole avere, vuole soltanto amare.
(Hermann Hesse)
Buon week end
fottitene, finalmente! (e non è una battuta da pescivendola…).
ah… buona primavera, naturalmente!
tua ro
mi raccomando, trattieni il respiro prima del nuovo salto 😉
mi danno una freschezza queste immagini che vorrei potermele spalmare dentro.
e si scende… senza alcun timore.
me ne fotto. E’ lì la chiave giusta. Un bacio.
le parole di solito inquinano.
bisogna usarle solo così..come coreografia….:-)
In bilico sul trampolino. Al solito.
Ciao Mic hi
bella bella spumeggiante … e fresca …
mardou
mi sono davvero mancati i tuoi sguardi sul mondo…finalmente!
Dentro un tuffo le parole divengono gesti d’essenza e possono servire soltanto a descrivere il proprio stato dell’anima, slegato dalle definizioni e dalle gabbie.
Quanto li amo io… i tuffi.