
E ora vado a ruota libera. Non ho qualcosa da raccontare. Ho. Ho solo voglia di spolparmi, di sentire la carne viva sotto la mia scorza, così come può accadere quando il corpo striscia contro la roccia. Non so se, a tirar fuori questo lato di me, sia il film che ho appena visto, se sia questa fotografia scattata qualche giorno fa, se sia la mia frequentazione con le terminologie chirurgiche che ho imparato in questi giorni.
Se sia, invece, la zanzara appena spiaccicata sul monitor ed il sangue che ne è fuoriuscito. Probabilmente il mio.
So che mica possono starci sempre tramonti e isole e mare accogliente a rappresentare i miei stati d’animo. Così. È una di quelle sere che le dita hanno voglia di parlare, di cacciar fuori la polpa, magra e grassa, della mia irrequietezza, per sfogare la mia necessità di esprimere. Cosa non lo so, di preciso. Ma posso sempre prendere arco e freccia e tirare ad occhi chiusi per scoprire, solo dopo, dove si sia conficcata la freccia. Raccogliere il bersaglio e scarnificarlo con una lama d’acciaio per esaminarne con meticolosità la consistenza, il sapore, l’odore. E cibarmene.
Ho una vita tranquilla, nessuna grossa responsabilità, una vita costruita, con fortuna, nell’idea di fare sempre quello che mi va. Mai avuto capi da odiare o orologi da rispettare. Il lavoro è stato sempre un divertimento pagato decentemente. Ho tutto e di più. Ho provato, addirittura, cosa significhi abbracciare stretti stretti i propri desideri. Ho pure una famiglia che mi adora e che adoro. Mi faccio quasi schifo da solo.
Eppure.
Eppure accade, talvolta accade, di graffiarsi. Capita quando qualcuno ti delude, spesso perchè sei tu che ti aspetti troppo. Accade quando qualche vuoto del passato straremoto viene a galla, per lo più a tradimento. Accade quando vorresti fare di più eppure senti un freno, tipo quando vorresti dire grazie ad una persona ma non lo fai. Accade quando vedi che hai mille fortune, stereo-lavatrice-affetto-qualcosadamangiare, e, invece di gioirne, ti lamenti per qualche scemata. Accade quando ti manca terribilmente una persona e puoi farci niente. Accade quando subisci violenza. Accade quando sei violento. Accade se cominci a farti troppe domande.
Ecco, ora, sarà perchè ne ho scritto, mi sento già meglio. Succhio il sangue della mia preda, che sono io, strappando a morsi la mia irrequietezza, e sto meglio. Sto, vivo.
buona vita.
Non c’è nulla di male, mic, alle volte, a violentarsi un po’. Purchè poi ci si abbracci più forte.
Adesso, abbracciati.
lunga vita alle bestiole!
bello il tuo sangue azzurro Mic
Forse per questo non sono mai stata indifferente al fascino del macellaio ed ho una passione viscerale per coltelli e pugnali.
Succhia le tue costine al sangue e il midollo dei tuoi ossobuchi, ma lasciane un pò per me se mi viene fame :-” NIKKA
Eppure…accade, sì.
Ma poi passa, per chi è nato…per vivere.
Per stare.
E tu stai…e di brutto!
Ti stringo Mic…ho gustato la tua polpa.
Con il mio solito sorriso.
Viviamo di piccole cose, che ci deliziano e ci torturano…. quando mancano perché la vita è alla pari, cerchiamo scossoni che ci facciano sentire vivi…. altrimenti, senza emozioni, che vita eh?…..
un bacio, Will
ti ringrazio per le parole lasciate da me che condivido. Il post lo leggo domani a scuola perché qui sul mio pc si vede piccino picciò (non ho ancora provveduto, ahimé).
Un abbraccio!
Anna
Mi piace molto questo post, si è vero sei fortunato…soprattutto perche riesci ad esprimerti così bene e non solo con le tue magnifiche foto ma anche con le parole e, credimi, non è da tutti:)
…
Spolparsi è affondare nella propria carne per vedere dove si sanguina e perché.
Spolparsi fa bene, a volte.
A volte mi strappo dentro…
Poi sono stanca: tanto stanca.
Ciao
Ecco.Mi.
Chi.
e il tuffo?
E cosi’ anche tu liberi le parole per lasciare che ci sia leggerezza poi..
Buona giornata mic..
buon tutto caro Mic
bacio
:)*
capita quando non s’indossa il paraocchi dell’insensibilità
ma che bello, invece! mica solo tramonti e respiri del mare. carne, polpa, sangue… siamo pulsanti, e tu lo sei tanto. e mica male la riflessione sulle fortune a volte date per scontate. forte, sì, di passione.
Ho provato, addirittura, cosa significhi abbracciare stretti stretti i propri desideri
è bella questa cosa
(forse se fossimo sempre perfettamente appagati saremmo immobili, invece siamo proiettati in avanti, l’importante è trovare anche i momenti di calma per gustare fino in fondo gli abbracci di cui parli tu che ho appena sottolineato)
mi piace anche sto vivo, non “sono”, come se fosse una precisa scelta, piena di consapevolezza
Spolparsi e ferirsi e cercare di guarire. Sembra essere diventato il mio sport preferito, da un po’. Lo chiamano anche masochismo. Invece di scagliare frecce e stare ad osservare il sangue che da me esce, dovrei riattivare lo scudo stellare e proteggermi. E anche tu
kisses
b
Nel leggere, mi sembra di sentire la voce. Sento. Che pulsi. E che sei vivo.
cazzo se accade.. somiglia ad un assolo di Coltrane.. arriva così.
e ti lascia senza fiato.
foto meravigliose mic. stupende. tutte belle.
tush
…accade….e senti il sangue che ti pulsa dentro, scorrendo come un fiume in piena.
Blue
Io con i miei modi filosofici spiccioli e preincartati, in questi casi dico sempre che quando si tocca il fondo non si può far altro che risalire…
Insomma, qualche sciovolone nei propri tormenti a volte è proprio inevitabile. E vitale, addirittura. Perchè poi quando se ne riemerge, si torna a riscoprire quel che di bello si possiede.
già accade, che qlc che si sente come te, all’improvviso ti sconvolga la vita.. oltre che trascinare se stesso nella confusione, trascina anche te (me), alla ricerca di qlc di più vivo, profondo. Peccato che quella ricerce ha fatto soffrire entrambi ed ha quasi distrutto la ns storia d’amore. Un bacio.