Mi alimento di

Mi avevi chiesto se mi piacciono le fragole. Per risponderti, si, mi piacciono le fragole.

Fragole © 2007

Pure la pizza.

Pizza © 2007

I pomodori.

Pomodoro © 2007

E le fave col pecorino. Il salame era terminato. Insomma, mi piace il cibo. Mi piace succhiare tutto ciò che è buono (meglio se preparato con passione) e mi succhierei anche i tuoi occhi.

Fave © 2007

Ed ora scrivo due minchiate, per il solo gusto di. Di far defluire. Di provarci gusto ad assaporar sapori. Di ingurgitare quanto i miei organi ricettori sono capaci di assorbire. Per poi espellere il tutto sotto le più diverse forme. Dal consumatore al produttore. Risulta evidente che l’odore possa anche sembrare, molto spesso, sgradevole. Ma naturale. E si sa, se una roba è naturale, va difesa strenuamente, a costo di trovarcisi a galleggiare. Come quell’acciuga che hai distillato per farne una eau du mer con la quale profumarti la mattina. Mi stende.

Ma parliamo delle basi commestibili presenti in natura prima che sapienti (o incapaci) manine umane le trasformino in preparazioni chimicamente modificate. Dal naturale al cucinato, insomma. Sapevi che è da una vita che mi occupo di cibo? D’altronde chi non l’ha fatto, a vari livelli? Beh, ma io di più, avendo dovuto girare la peninsula e zone limitrofe alla caccia di ristoranti, pasticcerie e betole gastronomiche di ogni tipo, al fine di fotografare cibi da sbattere sulle pagine di qualche giornale culinario affinchè le brave massaie italiane potessero dire «Ohhhh! Ma che bbbbbbbbbuono».

Goloso, prelibato, dolce, piccante, nutriente, croccante, delicato, succulento, delizioso, saporito, semplice, godurioso, gustoso, bouquet, retrogusto, appetitoso, prelibato, stuzzicante e, beh, anche schifoso, insipido, disgustoso, cattivo… sono tra le parole che più spesso ho pronunciato nella mia esistenza. Vocaboli ne ho masticati di tutti gli odori, nella vita.

Al cibo do ed ho dato un’importanza davvero notevole, cercando e ricercando sovente quello che si confaceva maggiormente al mio palato. Un palato vorace. Praticamente onnivoro. Io, il masticatore di sostanze da inglobare nel mio organismo che poi diventano me. Quindi sono il cibo che mangio. Stasera, per esempio, carpaccio di rotondino con salsa alla Harri’s Bar e radicchio tagliato fino fino. Alimenti che generano parole, evidentemente, pur senza l’ausilio di un buon vinello. Caffè. Bicchierino di Marsala.

E poi caccio fuori. Pardon, espello. Ripardon, esprimo energie. Qualche volta somatizzando. Qualcun’altra anche. Questo volevo dire. Dirti. Che, in fondo e pure in superficie, è tutto un riciclo continuo. Di energie che si modificano chimicamente. Tornando ai tuoi occhi, che mi succhierei, ecco, chi sa cosa ne uscirebbe. Se lo chiedono le mie papille.

Di gusto, mi alimento di te. Che sei nature.

Tutto ‘sto mucchio di ingredienti per dire una cosa così semplice, eh. Contorto che sono! Domani brodino e a letto.

32 Replies to “Mi alimento di”

  1. faresti venire fame a chiunque…!!!

    🙂

    Mi fermo qui, per il pranzo oggi…

    sei da gustare..

    ma possibile che dopo tanto tempo

    che ti leggo..riesci sempre a stupirmi.a sorprendermi?!:))

    la foto della pizza…è da MANGIARE!!! (troppo bella)

    per non parlare della tua DOLCEZZA…irresistibile ….

    INTRIGANTE, direi….

    pranzo…GRADITO…hai GUSTO…

    abbraccio meritato…:*

  2. Della serie…Dimmi come mangi e…ti dirò,mic, si capiscono miliardi di cose da come uno maneggia/guarda /mangia/descrive il cibo. Tu,mi sa, ci fai proprio l’amore.

    Intanto sorrido,è il caso di dirlo,davvero di gusto.

  3. Mi dicono che fotografare il cibo cotto sia estremamente difficile e che si ricorra a una serie di espedienti alquanto fantasiosi. Cucinare, invece, è come esercitare una sorta di alchimia, trasformando la materia prima in qualcosa di totalmente diverso. Vero è che per essere bravi cuochi non si può non essere un po’ stregoni.

  4. Buoni i pomodori, peccato io sia allergica. Quanto mi mancano. Il cibo è una gran cosa, poi il radicchio… fatto con crespelle e ricotta è spettacolare! Belle foto! Ho finito di mangiare ma ingurgiterei volentieri fragole e panna, purtroppo m’è toccato melone che sapeva di zucca!

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