C’è

© 2006

C’è un momento per le parole, distillate dall’intreccio dei pensieri che ci rapiscono, ed uno per gli strati d’animo da esternare senza valutarne le conseguenze. C’è che ho una forte necessità di parlarti e non sempre trovo le frasi che la mia fantasia vorrebbe scolpire per te. Ma so che non è importante se vi riesco perchè so che per te non è fondamentale la fine ma soltanto la genesi del movimento.

C’è, ritmica, l’evoluzione, respiro dopo respiro, di ciò che siamo ed è forse per questa che, talvolta, è più difficile percepirci appieno. Magari accade quando siamo stanchi e restiamo ancorati all’immagine precedente di noi. Oppure quando la nostra concentrazione si sposta dal centro presente verso alcune domande che ci sfiorano senza trovare pace in risposte assolute. C’è un vuoto che ritorna, ineluttabile, come la fame, dopo ogni scorpacciata di emozioni e focaccia. È normale. Il senso lo ritroviamo quando ci mettiamo in ascolto dell’origine delle nostre voci oppure quando, spogliandoci, ci trasformiamo in un abbraccio.

C’è commozione se chiudo gli occhi e ti rivedo tracciare, con un bastone sulla sabbia, il tuo io ondulatorio. C’è il tuo odore dentro i chiari ed i blu delle mie fotografie che dipingono i molti volti dell’essenza di te. Dubbi compresi. C’è l’appagamento delle mie mani quando ti accarezzano. C’è che non è necessario andare lontano per sentirsi più vicini. C’è, principessa, una sonata da ascoltare insieme. Presto, molto presto. Con sorpresa. C’è il senso di casa nelle orme dei tuoi passi di fianco al mio mare che tenta di interpretare la sospesa armonia di te. C’è il tuo sguardo, che mai si ferma di esplorare.

C’è, sopra il tutto, ciò che mi stai insegnando con la grazia pizzicante che ti contraddistingue: la ricerca dell’autenticità. Anche nei miei momenti di fragilità, tesoro, so che stai attenta a scorgerla. La tua io la fotografo in ogni goccia di te. C’è questo e altro nella crescente comprensione di noi.

64 Replies to “C’è”

  1. Ogni volta mi stupisco di quanto certe emozioni vissute ci sembrano così nostre, così intime, uniche ed irripetibili, e di quanto invece, in fondo, nella loro unicità, siano così universali.

    Grazie Mic… Questi pensieri così tuoi, li sento così miei!

    E son così contenta di sentire la tua confusa felicità!

  2. …C’è il tuo odore dentro i chiari ed i blu delle mie fotografie che dipingono i molti volti dell’essenza di te. Dubbi compresi…

    la prima volta che ho visto le tue fotografie quei chiari e qui blu mi hanno colpito, come se fossero un codice, un linguaggio oltre l’immagine….

    ora ho capito…

    sono bellissimi frammenti di vita quelli che ci mostri…

    bellissimi…

  3. ROSSO E AZZURRO

    Ho atteso che vi alzaste,

    Colori dell’amore,

    E ora svelate un’infanzia di cielo.

    Porge la rosa più bella sognata.

    Giuseppe Ungaretti

    _________

    Ho pensato a questa poesia leggendo il tuo post.

    C’è tanto amore nelle tue parole.

    Un sorriso

    Blue

  4. c’è che quando ho sentito che eravamo diventati importanti l’uno per l’altra ho sperato di sentirti felice e innamorato. c’è che sapevo che avrei letto tutto questo. certo, non così…hai superato te stesso. ma è anche grazie a lei che hai superato te stesso. proprio…lì! e sono felice! anche se non siamo riusciti ad abbracciarci (mannaggia!). c’è questo, e molto altro! ti voglio bene. (il commento #2 è il più bello…). Ro

  5. io non ci ho capito una fava, davvero, sono abituato a pensare in maniera molto più semplice…

    dico solo che se fossi la tua donna questo scritto mi inorgoglirebbe assai.

    ma se io fossi la tua donna, beh, tu saresti anche un po’ abulicciato.

    Rex.

  6. Busso appena, e la tua porta si apre grande..

    prometto di non fare tanto rumore e di ascoltare le gocce una ad una e guardare tanto negli occhi e imparare qualcosa di bello. E’ meraviglioso quando la conoscenza continua a riservarci belle sorprese, e la capacità di esprimere che purtroppo non appartiene a molti fa sì che si azzerino i rimpianti.

    Un bacio grande come una casa.

  7. i brividi, ho i brividi. Ma credo, ed è questa la cosa fantastica, che li abbia anche tu. L’amore scuote anche quando da pace.

    Bellissimo, davvero. Soprattutto perchè lo scrivi provandolo.

    Un abbraccio forte, e tanti auguri di un anno di emozioni intense e belle, perchè avendole tu so che ci farai ancora mille regali del genere.

  8. E’ meraviglioso sentirti così, saperti felice e appagato, è meraviglioso l’amore… Tengo tra le mani i miei auguri più cari per te, li lascio scivolare qui, nella sabbia, mescolati agli altri, con affetto

  9. Per iniziare con eleganza

    del duemila e sette la danza

    date voi voce alle mie anche

    alle nobili caviglie stanche

    (Deponete i miei pensieri

    presso fiori di loto leggeri)

    Mentre rigetto al mondo pietre

    or che leggere suonano cetre

    al mielato vento di maestrale

    che dal cuore m’esce a spirale

    E sia benedetto questo anno

    che finendo porta via l’affanno

    Accogliete voi l’anno venturo

    intanto ch’io il vecchio torturo.

  10. Ho bisogno del tuo aiutoooooooooooo!!! aiutami!!! devo indovinare una parola (che è in genovese) inserita in questa frase: “non dire be….”… questa parola che comincia con be…. deve voler dire qualcosa del tipo… vaccate, stronzate… ma in genovese come si dice??? aiutamiiiiiiiiiiiiiii!!!! hi hi hi!!! ciao socia

  11. cia’ cia’,

    lascio qui due calzette piene di Galatine, gelatine Cafarel, gianduiotti, noci e mandarini. Una e’ per te, l’altra e’ per qualcuno a cui tieni molto, se si e’ comportato bene.

    🙂

  12. Non dimenticarle mai tutte queste emozioni. Falle volare ancora e ancora attorno alla sua testa, come farfalle aggraziate, accarezzala con le tue parole, falla sempre sentire importante, amala e, mi raccomando, falle sempre sapere quanto la ami. Ciao, Mic! E cin per un anno di voli alti nel cielo blu!

  13. Ci siamo, in qualche modo e in qualche verso, ci siamo. E il piacere di sentirti vicino e lontano è stato grande. Il piacere di sentirvi. Altre bufere e mareggiate bagneranno le nostre sponde. Ma noi, Mic, saremo sempre lì con il vento tra i capelli (si fa per dire!). Un abbraccio, mauro

  14. È bello ogni tanto scardinare la cultura del “mi manca” come tu hai scritto. È un processo da affrontare non nello “straordinario”, bensì nel quotidiano.

    Sono contento per ciò che vivi.

    :O)

    PS Adoro la focaccia.

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