Improvvisamente, il paradiso

Tutto al volo. In un pomeriggio quasi qualsiasi di Giugno. Ho seguito la scia dei miei sogni e sono partito. Improvvisamente e nell’arco di qualche ora ero pronto per salpare. Al mare. Sono scivolato, auto e Laser (barca a vela di circa 4 metri) al seguito, via traghetto, verso una meta tanto conosciuta quanto, al tempo stesso, mai abbastanza esplorata. Mai abbastanza vissuta.

Il mio paradiso del vento.

Sono scivolato dentro le dolci acque cristalline del Mediterraneo per riemergerne, dopo nove intensissimi giorni, carico di vitalità e. E. E… Mi sento un tuffatore che, dall’alto di dieci metri di brivido, si è lanciato a spezzare, lama di ceramica, il confine tra aria ed acqua, per saldare il desiderio alla sua origine.

Per giorni ho ascoltato il sibilare acuto della randa cazzata a ferro ed il silenzio immerso nell’assenza di peso sotto la superficie del mare. Ho accarezzato, incantandomene, le interminabili prospettive del sole che pennellava rocce di granito come sculture in continuo divenire. Ho visto cose che voi umani… Ok, ok, sto esagerando. O forse no.

E, poi, mai sazio di vita e di disarmanti emozioni, ho viaggiato ancora, lungo strade parallele al mare, per assaporare, consapevole-incosapevole che sarebbe accaduto veramente, la delizia di frutti esotici il cui sapore dolce conoscevo solo nei baci teneri di un bimbo che ti augura la buonanotte. Nude evasioni dall’azzurro sbiadito dell’umida calura dell’estate che è sopraggiunta senza neanche bussare alla mia porta.

Il nostro paradiso delle creature del mare.

Senza nubi.

Dopo molte e molte traversate, boline a raccontarsi verso il vento, traversi a volare in perpendicolo alla sua direzione e poppe a farsene cullare sospinti dalle altalene di spumeggiante forza, sono approdato alla solita conclusione.

Che, quando l’aria si fa tersa dai dubbi, quando l’aperitivo della conoscenza è un sorriso e non la diffidenza, quando il sentire è di molto più fragoroso del pensare… Quando avviene ciò naufragano tutte le paure. Le malattie dell’animo evaporano come bollicine che, salendo, dal profondo di un’immersione, si perdono aria.

Quello si, è il paradiso. Il resto è niente.

27 Replies to “Improvvisamente, il paradiso”

  1. una descrizione così… solo chi conosce il mare può donarla…

    un raccontare e raccontarsi in un turbine di emozione, non può esser solo il frutto di un immaginazione… o forse si…?

    forse, ma io, io che son scesa giu seppur a pochi metri di profondità, riconosco la magia di queste parole che parlan attraverso gli occhi di chi ha sentito, visto, parlato con il mare.

    emozioni che non è facile spiegare perchè potremmo rischiare di svalutarne le sue meraviglie, ed è allora che leggendoti io ti ticonosco…

    coloro che son stati avvolti con amore nel magico in grembo al mare….

    [……Sono scivolato dentro le dolci acque cristalline del Mediterraneo per riemergerne, dopo nove intensissimi giorni, carico di vitalità e. E. E… Mi sento un tuffatore che, dall’alto di dieci metri di brivido, si è lanciato a spezzare, lama di ceramica, il confine tra aria ed acqua, per saldare il desiderio alla sua origine…….]

    splendido…..

    nevara

  2. il paradiso. quello vero. fatto di sale e sole e vento. di spi. chiacchiere in pozzetto. solitudine beata in mezzo a sconosciuti tuoi migliori amici. ogni volta un pezzetto di più. per conoscersi meglio. conoscere meglio.

    godere di un refolo di vento

    godere di una pace rara in terra.

    Buon vento

  3. Il paradiso del vento….

    Adoro questa descrizione Mic. Mi sa di capelli scompigliati che s’impigliano sulle labbra, brividi sotto i vestiti, sapore di sale che arriva dal mare…

    Respiro piano per assaporare ancora le immagini che le tue parole hanno saputo creare.

    Ciao Mic 🙂

  4. mic, oltre alla contentezza di ritrovarti, e per di più così sereno, mi porta gioia la tua descrizione di quella scorpacciata di mare che ti sei fatto…quel mare a noi così caro…che solo chi ha il salmastro addosso può capire fino in fondo. mi hai fatto venire nostalgia dei miei imbarchi…un bacio salato, tiz

  5. “Le malattie dell’animo evaporano come bollicine che, salendo, dal profondo di un’immersione, si perdono aria.”

    me la sono scritta in un foglietto e la porto con me nel portafogli, in modo da leggerla spesso…grazie, per tutto.

  6. ehi, ciao anche a te!!!!!!!!!!!! il mare,il cielo di quest’inizio di estate ,il vento tra i capelli ,sul corpo, lo scirocco che ti brucia dentro,il maestrale che ti annebbia i pensieri che altro si puo’ desiderare…ti capisco provo le stesse sensazioni………pulceciao

  7. dev’esserci un filo invisibile che in qualche modo mi conduce a chi ha la mia stessa passione per il mare, per la vela…per il profondo blu…felice di essere approdata su quest’isola…. :))

  8. Mi è sembrato di tuffarmi in quelle splendide acque e di sentire i profumi della brezza che ti ha accompagnato verso la tua “terra promessa”… Uno di quei viaggi che forse sono più del cuore che degli spostamenti misurabili in distanze e tempo……

Lascia un commento