
Per la prima volta, Zak, da un mesetto e mezzo a questa parte, da quando ho incominciato a drogarmi di blog, ho pianto.
Poche lacrime. Che durano.
Il tuo amarcord colorato di ombrelli e cuccioli di arcobaleno me l’ha regalato un amica. Una persona speciale, non fosse altro per l’emozione che mi ha trasmesso parlandomi di te. O dei tuoi pezzi. Fa lo stesso.
Sono vuoto e quasi tentato di scrivere mai più, nella sicurezza di essere un nessuno davanti a tanta poesia ed a così infinita dolcezza.
Sono pieno. Di.
Evidentemente la perfezione esiste, Zak, nella semisfera di un ombrello, nella geometria di una rosa, nel cerchio delle tue parole. Spero sia contagiosa e cresca, parola dopo parola.

Michele
ploff… vado a drogarmi di zak
il suo blog è qualcosa di speciale… grazie!
Scrivi e fotografi d’incanto!
..un sorriso per tutto ciò..
Le foto sono davvero splendide, farti i complimenti è quasi riduttivo.
Buona settimana.
bellissime le foto. … davvero.
tutto questo è magico.
Blue
La più grande passione della mia vita è stata la ricerca della perfezione. E sono stati anni spesi male, credimi.
La perfezione non è di questo mondo. Di quell’altro non so e non mi sbilancio.
Ma la filosofia ci insegna come da un insieme disordinato di pensieri possa derivare un tutto che può apparire geniale. Ed io ho imparato ad accontentarmi di questo.
A 32 anni è il minimo.
Perché il cerchio delle mie parole in realtà è un triangolo. Che traccio in segreto.
Se ti sembra rotondo è solo merito tuo.
Sei venuto da me e hai pianto.
Io vengo qui e Respiromare.
Grazie.
Resp…sei tutto vero? 🙂
Mi accoccolo sotto questo post leggero e delicato.
Anche per me. Emozioni. Da Zak. Da te.
Tu non le puoi vedere;
io, si.
Terse, rotonde, tiepide.
Lentamente
vanno al loro destino;
lentamente, per indugiare
più a lungo sulla tua carne.
Vanno verso il nulla; non sono
che questo, il loro scorrere.
E una traccia, verticale,
che si cancella subito.
Astri ?
Tu
non le puoi baciare.
Le bacio io per te.
Sanno; hanno il sapore
dei succhi del mondo.
Che gusto nero e denso
di terra, di sole, di mare!
Restano un istante
nel bacio, indecise
fra la tua carne fredda
e le mie labbra; infine
io le prendo. E non so
se erano davvero per me.
Perché io non so nulla.
Sono stelle, o segni,
sono condanne o aurore?
Ne’ guardando ne’ coi baci
ho imparato che cos’erano.
Ciò che vogliono resta
là indietro, tutto ignoto.
E così pure il loro nome.
(Se le chiamassi lacrime
nessuno mi capirebbe).
Pedro Salinas
ciao…
quanta dolcezza… 🙂
senti, quell’occhio lì mi inquieta, lo possiamo cambiare?
A volte capita, di sentirsi incapaci di scrivere altrettanto bene, rispetto ad alcuni post o blog. Poi passa…e io, che dovrei fare? Dopo aver visto le tue foto, smettere di fotografare? Naaaa!
Bacio!
cavolo, devo andare subito a vederlo!