Vertigini

Praga © 2008

No, dico, ma tu sai, dico davvero, che un certo svuotamento di testa mi viene anche solo a guardarla questa foto. Mica l’ho presa io questa foto, no. Non ero in missione pro, in quei giorni. Il che avrebbe giustificato un parziale allontamento del problema. Ero un semplice turista, senza borsa e tripode a tracolla. Lì c’ero ma ero inginocchiato a terra in preda a vari squilibri dell’organismo. Questa foto l’ha scattata, dalla vetta alttissimissima di una torre, quella mano lieve che, a ben godere, sono un po’ di mesi che si incastra con i miei desideri.

Fino ad una decina di metri niente. Poi. Poi, cacchio, succede che mi sento risucchiare dal vuoto, come una mela  obbediente al signor Newton, e mi iniziano a friggere nella zucca immagini del mio essere, colorate di un rosso molto sanguineo, appiccicate al pavimento sottostante. Non solo. Divento schizofrenico nel farmi catturare dall’idea che qualcuno, per sbaglio o per dispetto, mi spinga oltre il reggipetto. Eppure cerco di vincerla, quest’illogica paura. Ho paura anche che qualcun’altra, tra le persone a me vicine, caschi essa stessa e vorrei poter ancorare tutti al pavimento con delle cime o, meglio ancora, con delle catene.

Insomma, sono irrimediabilmete affetto dalle vertigini. Che vincerò. Mhhh, credo.

Grazie a quella mano che sta insegnandomi a sviscerare, accarezzandoli senza fretta alcuna di risolverli, i miei più nascosti disorientamenti. Volandovi sopra senza precipitare. Děkuji, amore mio grandissimo.

38 Replies to “Vertigini”

  1. belle, benedette, goduriose vertigini, che quando non le hai ne hai il terrore e quando arrivano c’è in un angolino nascosto la goduria di sentire il corpo scivolare via.

    questa vita è un piccolo nascondere un delizioso masochismo.

  2. Hai un potere 🙂

    Quando torni ..recuperi.

    ma talmente tanto che è impossibile non aspettarti

    Immagine spettacolare, lascia senza fiato.

    Quella che vedo e quella che leggo.

    Ti aspetterò sempre 🙂

    Un bacione :*

  3. Mic, mio caro Mic… questione di mani, questione di carezze, catene e vertigini. Paure spezzate e speranze appiccicate. Con quella colla simpatica che riesci a vedere con un tocco speciale. Speciale davvero.

    Quella colla che ti permettarà di sporgerti oltre il reggipetto (:)) ma non di cadere nel vuoto.

    Un abbraccio, da una Michi nuova, colma di speranze ed emozioni.

  4. Mic! Finalmente!

    Per le vertigini, uomo di mare, c’è sempre l’acqua, dove, anche se cadi vieni accolto come in un grande grembo…

    Per quella mano che ti accarezza senza fretta, uomo di carne e pansiero, sono certa che sia quella che aspettavi. Me ne rallegro con te.

    Abbracci di tango e cioccolato!

  5. Vertigini, eh, Mic…le conosco bene, io, quelle dannate. Eppure continuo indefessa a sfidarle, avventurandomi su altezze sempre maggiori…anche quando una mano da stringere non c’è.

    Ma ci sarà, oh, se ci sarà.

    Baci e abbracci.

    Sab

  6. mic…al solito piacevolissimo leggerti e sempre azzeccate le immagini anche quando scattate da altre mani…in questo caso da mani che ti accarezzano e ti fanno felice…e che forse sono un po’ la causa della tua latitanza sul blog…ma come qualcuno ha detto, quando torni…sai come recuperare!

    quanto alle vertigini…chi l’ha detto che in mare non ci sono? io, purtroppo, ne soffro e ne soffro anche in mare…l’ho provate alle maldive e nel mar rosso…facendo snorkeling…quando arrivo allo “strapiombo” al termine della barriera corallina, quando in pochi centimentri il dislivello è di molti metri…quel “buco” blu notte mi da la stessa sensazione di un precipizio, di una piazza sottostante una torre…mi sento “risucchiata”…e come se non bastasse, come sai, come conseguenza di un incidente soffro anche di vertigini in senso medico…stessa sensazione, anzi peggio, come conseguenza di un lieve movimento della testa…anche stando nel mio letto…

    un bacio, e buon tutto, tiz

  7. uh… com’è che diceva … ah sì … la vertigine non è paura di cadere ma voglia di volare…

    e non smettere di stringerla forte quella mano. come fanno i bambini. che lo senti che si affidano. e tu in mano tieni il mondo. il loro. ma anche il tuo. e non li distingui più.

    e quella sì che è vertigine pura.

    e anche apnea.

    di quelle che fanno bene.

  8. oh Mic mio! questa cosa in comune mica la conoscevo (soffrire di vertigini, intendo!)… e di mani di cui fidarmi ultimamente…

    ma mi manca qualche mese per raggiungere il maestro, no?!

    poi, la mano lieve arriverà! dimmi che arriverà!

    ancora per un po’ terrò la schiena appoggiata al muro, amò 🙂

    ro

  9. A volte mi capita di sognare che sto cadendo o precipitando e le vertigini mi assalgono, ma so che se mi lascio andare, se non mi contraggo e oppongo resistenza, posso cadere senza farmi male, atterrando dolcemente, come un volo.

  10. Le vertigini del cuore non sono meno acute di quelle delle altitudini.

    Lascia che le mani parlino, quelle di chi ami, quelle degli amici che ami.

    Si “precipita” sempre verso qualcuno, fortunatamente…

    “Veni, Vidi, Vertigi”

    ps: velvia vision, tu sai sempre raddrizzare le cose!

    S.

  11. …oddio mic, è stupenda.

    e, se posso permettermi un consiglio, non pensare alla paura, aggrappati a quella gentile mano, perchè appartiene a una persona che sà volare (non è dato a tutti l’esser capaci di cogliere momenti unici).

    la matta claudia che con cadenza irregolare passa a trovarti…

  12. ah, cosa più importante: mai, MAI, cercare di acchiappare un’anima libera, semplicemente lascia che liberi anche te. Senza legarla.

    (piccola perla di uno spirito libero, un gabbiano, una nuvoletta che non si è ancora fermata perchè conosce il valore della sua libertà, e non la cambierebbe per niente al mondo.)

    ciao mic, :*

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