
Mi innervosisco due righe quando la cheta tranquillità delle mie giornate viene rotta, travolta, violentata, da elementi di perniciosa disarmonia come, per esempio, le gif animate. Si, le odio con forza, al pari delle animazioni in flash e di tutte quelle robe che, sullo schermo, hanno il vizio di muoversi e distrarti, mentre tu te ne stai godutatamente a scrutare parole e fotografie. Così è per tutto ciò che rompe il ritmo armonico del vivere: la pubblicità quando scorrono i titoli di coda dei film, le telefonate sgradevoli nel cuore del giorno, una tapparella che si rompe, inaspettatamente. Rumori non desiderati. Fastidio.
Ora, ora sono le 17 e 17, ho appena ricevuto una telefonata per nulla sgradevole, metto su delle note ganzissime di Schubert, mi slaccio le scarpe e apro la finestra all’imblunire dell’ora solare. È una vista pastello che incanta nelle tonalità così simili di sotto e sopra presenti nella medesima inquadratura. La pioggerellina, che cala con soavità, rende le lucine soffuse della città come note nel pentagramma dell’orizzonte e. Una nave passa, affondando la chiglia lenta e potente nel blu ventre languido del mare. Procede di silenziosa potenza indefinita. Scivola, scorre, penetra e dentro racchiude vita, viti e vite in gran quantità. La sagoma scura del costone di roccia del monte è degna cornice a questo ossimoro di silenzio e baccano (il vociare della ciurma e dei crocieristi) compresso. Il tutto è racchiuso dentro un’unica visione armonica. Ecco, ci ho provato a definire il quadretto che, ammiccante, rapisce i miei occhi in una pausa lavorativa di fine ottobre.
Dico, ora, non sarebbe catastrofico se, in questo mentre di idilliaca percezione, trillasse il cicalino citofonico e mi si presentasse, una minutata dopo, a scelta, un operoso sostenitore del giornaletto della fondazione comunista, uno stramaledetto testimone di genova, il signor Viscidon Vorwerk Volletten, una perfida impiegata rai ad esigere l’ingiusto balzello oppur anche il parroco coi i suoi due chierichetti tra le gamabe a pretendere di fare incantesimi tra le mie masserizie? Zio me ne scampi e liberi. Mi dico: sarebbe quasi meglio se si presentassero il mago otelma insieme a marchivannaefiglia. Almeno potrei testare la filettatura della mia nuova ascia di pace e riporre il tutto, senza sentirmi minimamente colpevole, dentro quella povera umida cantina che è così tanto vuota e triste.
È il 30 ottobre ed oggi, pare, sia passato un mese. Una mesata esatta esatta da quando il mio pollice sinistro, che il destro era impegnato a registrare, decise di farsi un giretto sulla guancia di una splendida seppietta la quale, in seguito, replicò al mio gesto con qualche centilitro di inchiostro per dire, a me, che le manco. Manco fosse un calesse, dico io. Il seguito prova che non aveva torto (cit.), lei, a scrivere, sulla sua complice agenda, due parole, la seconda delle quali inizia con effe e termina con. No, non termina affatto, a ben leggere.
Non era un inciso qualsiasi, il periodo testè scritto, anzi. C’entra assai con l’argomento trattato «rottura del ritmo armonico della vita ad opera di elementi eversivi». L’inciso sta lì, incollato nel centro della paginata, a voler sottolineare il fatto, decisamente raro per me, di quanto poche ed invisibili siano state le gif animate apparse nei miei pensieri nel corso di questo ottobre duemilasette. Per dirla semplice: sono, mi sento e respiro tranquillo, di questi tempi. Che quasi nessuna interferenza potrebbe davvero scomporre la rilassatezza delle mie mascelle. Lavoro tanto, alacremente e con concentrazione, ad un progetto che dovrò consegnare entro dicembre. Il poco tempo che mi rimane lo dedico, nutrimento e sonno permettendo, al pascolo del noi. Oltre non desidero raccontare, qui.
E il naufragar m’è dolce in questo mare. Wiki dice che questa frase contiene un ὀξύμωρον. Si, insomma, due opposti a contatto. Tipo: il rumore non lo sento. Ma anche: io sono noi. Cin! Buon anniversario, a te, che, pur essendoci, mi manchi.
.
bisogna andare da uno sciamano, da un santo o dal destino buono per trovare il tuo respiro tranquillo e un pascolo di noi? Se non lo vuoi dire proprio a tutticomoe si fa a tornare felici me lo mandi un pvt?
;-))))
il fatto davvero inquietante è che MIC parla così sempre, lui scrive come parla. Pensate un po’…
ebbravo-
Wiki ha ragione. E Mic tranquillo è una sorpesa. NIKKA
perchè non scivi un libro??
i toui post non mi bastano…
buona giornta, con l’augurio che non sia interrotta da nulla di sgradevole..
no no, marchivanna, no, zio ci liberi anche da quella 😉
buon pascolo 🙂
😉 bello bello bello leggerti accussì…
Non termina affatto, no.
è quel che l’è.
Cin.
A noi.
Seppietta
la verità è che il tuo star bene è così chiaro che arriva fin qui e mi contagia.
…
mi fai venire voglia di partire…
:)*
Bel post Mik ,stupenda descrizione del paesaggio solcato dalla nave che va….le giffine colorate ? mi piacciono sempre che non siano troppe o troppo scoppiettanti ,smack
si legge, si sente, si respira serenità. finalmente. e non stupirtene. goditela. ascoltala. vivila.
sono felice, ma questo lo sai già!
ro
Che bello sei.
spero
che il pensiero più dolce che ho
ora sia lì con te
(stadio)
Buon week end
non esageriamo..
a me non mi contagia!
io rimango dura e triste !:-)
Mr. mieleMic ha il suo perchè
🙂
e ora?
non posti più?
secondo me, dopo il tuo atto di fierezza, c’hai la bronchite.
io, dopo il mio, ce l’ho.
era la giornata degli atti di fierezza…
in tal caso ti consiglio 50 gocce di Rosa Canina….
e tisana miele e zenzero, of course.
tzè, uomini. che mezze cartucce. per così poco, Rex? 😉
propoli propoli, su. e passatutto 🙂
io mi godo il tuo silenzio 🙂
arrivo
sospiro
respiro.
un filo di bonaria invidia. quella che non fa diventare verde, bensì rallegrare per la gioia altrui e sperare per la propria…
un abbraccio
e cin
a te e Seppietta.
un grosso respirone qui da te finalmente….un abbraccio
intenso sarai te, capito?! mannaggia come scrivi. dovresti fare un libro. cosi non tieni le persone incollate allo schermo ma se le porterebbero le tue parole sotto il cuscino, per sognarle e viverle, come te. baci mio caro mic. scusa se mi faccio poco viva ma entro ed esco da un lavoro all’altro e mentre smisto le immagine nel computer cerco di aggiornare foto nei siti e commenti di amici. buona giornata. m**
la felicità è meravigliosa anche da leggere! : )
oltre che fare magie con la scrittura saresti capace di farne una anche per fare respirare me di nuovo? la stoffa ce l’ho ma ho perso temporaneamente trama e ordito
baci caro mic
Testo che mi dice come stai.
Ma quella foto… quella foto… sarebbe meglio veder ‘na vela, laggiù, che scivola silente
B.
ciao.
approdo qui.
anche se non ci sei mai e hai di meglio da fare.
buona settimana.
anche io dico
” di genova”
se da casa vedi questo io ti odio un pochino.
Adoro le tue foto.
N.
oje desaparecido…
siento tu falta.
manchi…..
ciao Mic bello. salutami la popa 🙂
niente?
Beh?
come ti capisco, mio caro…
Ciao Mic, come stai?
mi manchi.
momento di sottoesposizione mediatica….
Questa tua assenza è piena di essenza :-” Ne sento il profumo NIKKA
Ma come… mi sei sparito dal blog?!?
…e il pascolar t’è dolce in questo mare, dunque….
stagione d’amore per tutti…che bello….
oohhhhhiiiiiiii
Miiiiiiiccccccccc
e posta una fotina almeno, eccheccavolo!!!! 😛
ma hai visto che nella tua homepage hai una bella animazione in flash: abelinato….. di che non ti piacciono sulle pagine degli altri.
mike’
buonadomenica
misia
E pensa che la parola ossimoro è ossimoro a sua volta. Così come la tua assente presenza.
[…]
Blue
ciao, nan.
nessuna nuova, buona nuova.
intanto attendo…
:)*
Ciao Mic,finalmente torno a leggerti e a scrivere dopo una lunghissima pausa da blog.. respiro nuovamente profumo di mare in inverno… le tue pause mettono sempre un pò di scompiglio tra i tuoi lettori.. sono pause rumorose (non è un ossimoro..ma..) spero di ritrovarti presto.
alòrs, attracchiamo in porto?
dàai.
… è che a volte pensi … ecco uno è felice e smette di regalare emozioni… poi ci ripensi e correggi … ma se impari ad assaporarne i silenzi ….
e un pochino, chissacome, sei più sereno anche tu
ma noi ti si aspetta… senza fretta.
anche se solo per uno scatto veloce o un pensiero così… che ci racconti, se ti va, il tuo sole.
intanto ti bacio
Ehm… vuoi uno zabaione Mic?
sono ancora gonfio di fritto, di tramontana e di parole…
Rex.
si sente solo il rumore del mare.
qua.
e quell’odore,
del mare appunto.
ascolto, annuso e vdo via.
ciao mic
Ah, charm!! :))
oh, nan, se non scrivi più siamo del gatto, eh..
sono in astinenza da foto belle.
cucù 🙂
noi si inganna il tempo nell attesa della tua venuta eh…
ho sognato o quello che ho visto un click fa era un’immersione?
ovunque tu sia, un sorriso
Blue
Almeno ci sono le foto!!! Mika
oua se semmu rutti u belin!
almenu pè natale ti ghe metti due parolle?
grande rex!!!
eh, porca paletta!
ahahahahahahah, pesce fresco qui!
sottoscrivoooooooooooooo!!!!
ghe semuu???? 😛
ma quante volte torno qui a vedere che non ci sei…
oddio, quanto mi manca la mia vita. e fra la tua poesia me ne sono accorta, finalmente.
ciao mic, l’ingrigita claudia