
È un gioco, ma giocosissimo, sai. Quindi devi prenderlo molto seriamente. È una questione di pelle, beh, di pelle ma non proprio di contatti quanto, piuttosto, di sfioramenti. È un’arte che parla di rilasci e di prese attraverso un’altalena di equilibri mutanti. È uno scambio di intimità nel quale i ruoli sono molto chiari. È che non devi porti domande, le regole sono poche e variabili, i gesti li scrivi tu in un crescendo d’intensità. È un vortice, si. Vedilo come un vortice nel quale ti senti risucchiato senza perché. Ci riesci? È tutto un lasciarsi andare, guidati dalle note del sentirsi. È una roba da bulli che può assumere, nel tempo, connotazioni che sanno di malinconia. Per quel che ne so la fuga non è prevista. È sensualità, pura, rossa, graduale. È una ciucca sublime al cui apice ti scambi perle di sudore con uno sconosciuto. È wow! È elegante come due corde parallele di violino che si musicano nella fisarmonica vibrazione. È una roba di strada, molto da gente di strada. È uno scambio di sguardi ad occhi chiusi. È un non calpestarsi. È una trottola in due pezzi. Una trottola che guizza su un pavimento di nuvole. È comandi e risposte. È civettuolo. È energia sperimentale. È uno spostamento d’aria per conquistare l’altrui fiducia. È una burla un po’ complice, un po’ bastarda. È attenzionare più che attenzionar sé stessi. Vedi, è improvvisazione senza schermi, in fin dei passi. È come una tangueria, l’amore. Questo, sai, avrei voluto dirti, se non mi fossero scivolate le parole sotto il tacco.
in diretta: wow!
Ma guarda, guarda… Ma senti, senti…
Visto l’argomento e visto che (casualmente) il primo commento mi tocca, come uno strano gioco del destino, voglio pensare di avere una piccolissima “colpa” in questo tuo post!
Che presunzione, penserai… Ma spero di no!
Da quel che leggo, con il solito grande piacere, penso che l’atmosfera tu l’abbia assorbita nel luogo giusto, anche se poi… le parole ti sono scivolate sotto il tacco!
Per questo ti lascio un “abbraccio tanguero”. Ciao! Chocolate
Acc! ho perso il primo posto perché ho scritto troppo!
È una questione di pelle. Un’arte che parla di rilasci e di prese di equilibri mutanti. È uno scambio di intimità nel quale i ruoli sono molto chiari. È che non devi porti domande, le regole sono poche e variabili, i gesti li scrivi tu in un crescendo d’intensità. È un vortice nel quale ti senti risucchiato senza perché. È un non calpestarsi. È uno spostamento d’aria per conquistare l’altrui fiducia. È una burla un po’ complice, un po’ bastarda..
non potevo far altro che riportare le frasi che voglio sottolineare, Mic. perchè mi hanno fatta riflettere. e comprendere. gli errori altrui, ma anche i miei. sì caro Mic, questo tuo post mi ha fatto capire quelli che sono i miei sbagli. e non importa che altri non capiscano i loro, io non ho visto i miei. non li vedevo, ma dopo questo tuo post si.. l’amore é come un tango. che forse non sono capace di ballare. per questo anche se mi lascio andare alla fine io ballo da sola..
ecco, forse ora l’ho compreso. anche se devo ancora imparare a riuscire a metterlo in pratica con qualcuno. forse è tardi per il mio, di tango. ma ora ho compreso. grazie, amico mio..
Se sotto il tacco c’è un chewingum magari le salvi. Guardaci bene perchè puoi sempre recuperarle :-” NIKKA
…è scivolare senza cadere dalle nuvole mai 😉
…è tango
Grazie
🙂
…come l’amore…
come peq.
non importa se sono scivolate, lei non ha avuto bisogno di sentirle, le ha respirate nelle note, le ha vissute nel vortice.
che invidia!!!
voglio venire anche io!
Sinfo
Sembra di danzare il tango leggendoti.
Le parole raccoglile e riprendile e lanciale. Lo sai fare, lo sai.
ma che bello! adoro il tango, è vita, insegnamento, dolore e passione d’amore.
si sente…qualcuno ti ha sfiorato l’anima ad occhi chiusi.
una vicinanza senza presenza? se così è non importa quante volte la presenza è lontana. Kiss
Giulia
urca!
bellissimo!!!!!!!!!
Ah, l’11 ero io, sloggata.
Buon tango,
BiancoB
Vedilo come un vortice nel quale ti senti risucchiato senza perché. Ci riesci? È tutto un lasciarsi andare, guidati dalle note del sentirsi
E’ la danza più sensuale mai vista.
Peccato mai vissuta.
Bellissime quelle note del sentirsi.
Sento che le sentirei, con la pelle giusta.
Un Bacione, Mic.*
Eh, Mic, mi balli pure il tango argentino e io non sapevo niente… Vorrei un caschè, si può?
😉
bi-baci
mai saputo ballare… forse perchè non sapevo lasciarmi andare forse ora riuscirei se ci provassi.
Ma ho sorriso l’altra sera a mia figlia quando l’altra sera è stata fuori col suo ragazzo…che fa il benzinaio, e insegna danza latino americana, e mi ha detto che ha provato il tango in una vietta sui navigli, a notte fonda…
dello scambio di sguardi ad occhi chiusi, in effetti. di quel modo di respirarsi a sfioro di naso. naso con naso, intendo. e poi angolo della bocca, guancia, di nuovo naso. quanto bello è guardarsi così?
mic dì la verità, l’hai scritto su carta, con il rigo a giravolte, a tempo. quattro quarti.
La prox lez. gratuita è mercoledì 26 h 20.00 siete tutti invitati! 🙂
sempre meravigliosi pensieri e immagini. bravo mio mich! un pensiero e a presto. m.
Sogno il tango da una vita… spero che prima o poi scivolerò leggera CON i tacchi.
wow in quattro quarti !
ecc’appunto 😉
tango argentino … : )
Ciao, sono Mussulmana, passavo per il tuo blog e… Niente, troppo bella la foto. Mi tocca perdonare.
😉
Libertango, Astor Piazzolla
http://www.youtube.com/watch?v=tIeZgH_vDRs&mode=related&search=