Attorcigliamoci. Così, senza bisogno di dire altro. Non è splendido?
27 Replies to “Un filo”
In generale, quando si parla di legami, c’e’ spesso un equivoco di fondo. Sono pochissime le persone in grado di sostenere un legame supportato da un filo. Per lo piu’, o il filo si spezza davnti alle prime difficolta’ di comunicazione, o lo si trasforma, col tempo, in una corda insaponata, quelle che poi si annodano con un cappio intorno al collo.
E’ solo il tempo che puo’ dare un significato alla parola “legame”.
Ovviamente non mi riferisco a rapporti con figli, genitori etc., ma a quei dialoghi che nascono cosi’, spontaneamente, fra due persone, e che spesso vengono definiti Amicizie in maniera affrettata e approssimativa.
Il giorno in cui ci ritroveremo, tu al circolo delle bocce a giocare con gli amici vecchietti, io al parco accanto a fare l’uncinetto per i nipoti, e tu mi presterai il bastone per camminare fino al bar piu’ vicino e raccontarci i risultati dell’ultima regata o spettegolare sul nuovo fidanzato di tua figlia, ecco, allora potro’ dire, si’, mi sei stato amico.
…sì beh…oddìo…ma caspita passo per lasciare un saluto e mi fai piombare nei ricordi di quello che e quello che non. Porcapaletta. Io stasera parto. Salpo. Vado all’Elba. Lanciami un filo.
Ciao Mic. Il tuo filo mi fa pensare. Al fatto che ci sono persone che non hanno bisogni di fili, corde o catene o contratti, per sentirsi legati. Persone che si sentono unite tra loro nonostante le distanze. I fili invisibili del cuore…
piu’ che un filo mi sembra un bastocino di liquirizia sai quelli che si succhiano?percio’ dolcissimo,ciao Mik,pero’ la scritta a meta’ foto spezza un po’ la magia della foto stessa,ciao
In fondo ognuno di noi è collegato attraverso fili e fili mescolati, fusi attorcigliati a tutto un contesto che a cercarne di capirne il bandolo è già di per se difficile…
ma c’è un filo unico e indissolubile, quello che da incastrare e confondere è impossibile…
ma solo l’attorcigliarsi diviene l’unica soluzione immaginabile..
sai, io immagino sempre che tra me e il mio amore ci sia un filo che ci lega. A volte è corto, bello spesso e resistente come questo, a volte si allunga moltissimo e diventa sottilissimo, che basta un niente per farlo spezzare. Adesso il filo è corto e resistente…, ed il puzzle che ne uscito fuori, è davvero un gran bel puzzle: raffigura una bellissima passeggiata sulla spiaggia al tramonto…
In generale, quando si parla di legami, c’e’ spesso un equivoco di fondo. Sono pochissime le persone in grado di sostenere un legame supportato da un filo. Per lo piu’, o il filo si spezza davnti alle prime difficolta’ di comunicazione, o lo si trasforma, col tempo, in una corda insaponata, quelle che poi si annodano con un cappio intorno al collo.
E’ solo il tempo che puo’ dare un significato alla parola “legame”.
Ovviamente non mi riferisco a rapporti con figli, genitori etc., ma a quei dialoghi che nascono cosi’, spontaneamente, fra due persone, e che spesso vengono definiti Amicizie in maniera affrettata e approssimativa.
Il giorno in cui ci ritroveremo, tu al circolo delle bocce a giocare con gli amici vecchietti, io al parco accanto a fare l’uncinetto per i nipoti, e tu mi presterai il bastone per camminare fino al bar piu’ vicino e raccontarci i risultati dell’ultima regata o spettegolare sul nuovo fidanzato di tua figlia, ecco, allora potro’ dire, si’, mi sei stato amico.
Smack
c.
Di fili legami trame e silenzi vorrei farne un trattato NIKKA
sì lo è.. di qualsiasi legame si parli, lo è…
a legare
ehm, e non è rosso?!
occhio a non tirarlo troppo, quel filo.. (lo so, sono un po’ troppo pessimista ultimamente eh?)
baci 🙂
splendido. Sì.
ci lega una …cima 😉
Bacio
…sì beh…oddìo…ma caspita passo per lasciare un saluto e mi fai piombare nei ricordi di quello che e quello che non. Porcapaletta. Io stasera parto. Salpo. Vado all’Elba. Lanciami un filo.
e il bello di intrecciarsi in un filo è che poi anche se legati si continua rimanere flessibili
E’ incredibile quanto un cavo diventi interessante se semplicemente lo chiami “sartia”.
Ciao-ciao
Francesca
Ecco come restiamo impigliati !!
Il filo che ci univa, si è spezzato, forse non era così forte quel legame?
O lo era tanto da fare paura?Paura di passare al passo successimo (quello matrimoniale)!
Chi lo sa!
un filo è così complesso?
mi incanto sempre di più sul valore poetico della parola…tanto più viva della materia reale!
Ciao Mic. Il tuo filo mi fa pensare. Al fatto che ci sono persone che non hanno bisogni di fili, corde o catene o contratti, per sentirsi legati. Persone che si sentono unite tra loro nonostante le distanze. I fili invisibili del cuore…
una volta il filo è attorcigliato, non si esce piu’,
ciao e una bella finesettimana!
Sempre piu’ affascinata di fronte alle tue foto 🙂
…un filo…tanti colori…
🙂
Blue
quand’è che dici a tutti che in realtà è un fusillo al dente?! 😉
piu’ che un filo mi sembra un bastocino di liquirizia sai quelli che si succhiano?percio’ dolcissimo,ciao Mik,pero’ la scritta a meta’ foto spezza un po’ la magia della foto stessa,ciao
prosit
è un legarsi in abbandono di anime.
In fondo ognuno di noi è collegato attraverso fili e fili mescolati, fusi attorcigliati a tutto un contesto che a cercarne di capirne il bandolo è già di per se difficile…
ma c’è un filo unico e indissolubile, quello che da incastrare e confondere è impossibile…
ma solo l’attorcigliarsi diviene l’unica soluzione immaginabile..
🙂
sei un poeta!
attorcigliarsi senza farsi male… mi viene da pensare ora. e mentre scrivo, ti sorrido. perchè tu mi fai sorridere il cuore.
la tua tenera deficiente!
Io funambola
sai, io immagino sempre che tra me e il mio amore ci sia un filo che ci lega. A volte è corto, bello spesso e resistente come questo, a volte si allunga moltissimo e diventa sottilissimo, che basta un niente per farlo spezzare. Adesso il filo è corto e resistente…, ed il puzzle che ne uscito fuori, è davvero un gran bel puzzle: raffigura una bellissima passeggiata sulla spiaggia al tramonto…
baci caro Mic
🙂
Nella foto è ritratto un cavo composto da tanti fili.
Metaforicamente bisogna quindi pensare ad un’orgia… di emozioni? 🙂
Lo so, ti ho spoetizzato il post.
Oggi gira così!