Ritratto #1

Ritratto #1 © 2007

Così, è da un po’ che la mia concentrazione si ferma sui volti delle persone. Su un autobus, in barca, nei bar, a tavola con gli amici o ad una festa di bimbi. Dovunque e quantunque. Ho detto concentrazione. Si, infatti, come ripeto sempre, ci vuol passione ed attenzione per percepire quelle sfumature dell’animo che possano farti entrare dentro colui che ti sta di fronte, infrangendo i filtri della forma e le tensioni che sovente impediscono la vera comunicazione. Comunicazione d’intenti. Allora, per qualche giorno, inserirò dentro questo mio spazio, fotografie di persone. Ma non persone qualsiasi. Persone che sanno guardare, senza paura, dentro gli occhi. Con grazia e forza espressiva. Sempre e comunque con fierezza. Perchè questa è la vera bellezza. Una bellezza che chiunque possiede ma non molti sanno tirar fuori. Ecco, io credo di avere il dono di tirar fuori quella degli altri, mettendo a proprio agio chi si pone di fronte al mio obiettivo. So altresì di dover percorrere ancora molta strada per dimostrare la mia, di forza, di fronte ad un obiettivo che è, in fin dei conti, lo specchio col quale ci vedono gli altri. Forse per riuscirci dovrei mettere da parte quella residua incertezza dell’essere abbandonato che più di una volta, nella vita, mi ha fatto inciampare. Ecco, lei, per esempio, lei il soggetto di questa foto, ora non ne ha più paura.

E, un giorno, si, vorrei fotografare anche te che ora stai leggendo queste mie parole. Perchè io ne sono curioso, di te. Ecco, tu, ora prova a guardare lo schermo che hai di fronte a te come guarderesti dentro il mio obiettivo. Intensamente, con presenza, con curiosità, ora, si, ora, provaci, ad oltrepassare questo cazzo di monitor. Guardami. Senza abbassare lo sguardo. Guardiamoci.

32 Replies to “Ritratto #1”

  1. Una delle cose che preferisco fotografare sono i visi delle persone. Ma senza metterle in posa, all’improvviso, quando meno se lo aspettano ed hanno una espressione che “riconosco” e sento mia in qualche modo.

    In genere vengono delle foto molto belle e apprezzate anche da chi non ama rivedersi in fotografia.

    Allora, amico Mic, quand’è che me la fai questa foto?

    (A patto che pi tu consenta a me di fartene una, eh…)

    Bacio! Sab

  2. La testa è un po’ bassa, si, ma non lo sguardo. Che lascia trasparire fierezza.

    Il vero fatto,mic, è che tu non sei un fotografo, ma un poetografo, che è diverso,mic,molto diverso.

    Intanto mi seggo e assisto in poltrona.

    E mi lecco i baffi

  3. Lo sai, Mic, io davanti alle fotocamere mi irrigidisco e rido per non diventare rosso fuoco. Una volta Berengo Gardin mi ha detto che le donne sono i soggetti più difficili, per lui, da fotografare. Non siamo mai contente di come veniamo, e le critiche che facciamo possono innervosire anche un grande come lui, o come te 😉

    E comunque, ma le vogliamo pubblicare o no, quelle foto lì che tu sai??? Sono curiosaaaaaaaaa

  4. i bambini parlano con gli occhi. é davvero una bellissima foto Mic. io, se permetti, sto dall’altra parte dell’obiettivo. primo perchè di fronte mi sento a disagio. secondo perchè preferisco di gran lunga starci dietro ed osservare. terzo.. perchè se qualcuno prova a fotografarmi lo metterei in seria difficoltà perché il mio naso uscirebbe dal campo visivo ahaha 🙂

    ciao Mic, buona domenica di mare e sole (mannaggiattè) 🙂

  5. Ciao Respiromare,

    faccio fatica a pensarmi di fronte a un obbiettivo. Di solito sto dalla tua stessa parte. Mi trovo meglio.

    In compenso, guardando le tue foto (non solo questa intensissima della bambina con il suo sguardo blu, ma anche tutte le altre sul tuo sito) mi è venuta voglia di dedicarti una frase che riassume la mia, e forse anche la tua, filosofia.

    “Visionario è colui che vede quello che non c’è oppure quello che gli altri non vedono”.

    A presto. C.

  6. non ce la faccio Mic.

    io che da un po’ non vivo senza macchina fotografica.

    io che vado a cercare i dettagli di un fiore.

    io che non voglio far vedere i dettagli di me.

    sono un po’ selvaggia.

    ho paura che poi mi si rubi l’anima.

    miao

  7. sorrido pensando a quando ti ho visto tirar fuori la macchina fotografica “cam contro cam”!

    anzi, mi apro in una risata da “campo de’ fiori”! e prima o poi, ti scatterò una foto!

    ti voglio bene, ro

  8. Sto canticchiando un motivetto a te : .. Guarda dentro gli occhi e capisci in un momento, c’è un mondo dentro agli occhi c’è un grande movimento.. occhi senza pietà freddi come stelle ampi di bontà dove uno ci si perde.. Se guardi dentro gli occhi devi stare attento, perchè c’è un mare in fondo agli occhi e puoi cascarci dentro.. NIKKA

  9. io da sempre mi focalizzo sui volti delle persone sconosciute non so fermarne l’intensità perchè non ne possiedo gli strumenti, al tuo invito finale n’è uscita una faccia dagli occhi cattivi, chissà perchè?

  10. Mi hai ricordato il film “the ring” (Era quello? O era “Venerdi’ 13”?). (O forse era “incontri ravvicinati del terzo tipo”? Boh).

    Bravo fotografo, respiromare. Penso che fotografare i bambini sia la cosa in assoluto piu’ difficile. A me le foto dei bambini vengono quasi sempre mosse.

  11. adoro scattare foto, ma davanti all’obiettivo mi sento a disagio, mi inibisco e finisco col non essere naturale… forse, non ho mai avuto qualcuno che avesse quel dono di cui parli…

    purtroppo tra i miei amici ed il mio ragazzo sono l’unica a cui piace fare le foto, e non ti nascondo che desidero tanto trascorrere una bella giornata accanto ad un amante della fotografia…

    quattro occhi e due fotocamere, deve essere molto stimolante!

    🙂

  12. hai ragione, quanto hai ragione!!! Riuscire a guardare senz aimbarazzi l’obbiettivo. E’ un dono, mica tutti ce l’hanno..io non ce l’ho. pero’ per anni ho pensato di non essere fotogenica. Poiun giorno ho trovato un fotografo che si e’ innamorato anche di me..e all’improvviso nelle foto sono uscita bella! Ma dai…non ci credevo…Non mi sembravo nemmeno io! Un po’ era lui che mi sapeva prendere pe ril verso giusto…ma molto ero io che sapevo guardare la macchina fotografica senza inibizioni. Poi l;incanto si e’ rotto…e sono di nuovo senza foto…

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