Ri-co-no-sce-re/nza

Grazie a te © 2007

Vi sono parole per le quali, nel vocabolario della vita, le convenienze e l’egoismo possono offrire traduzioni diverse. Ce n’è una, “ri-co-nó-sce-re”, che, per me, è cristallina circa il suo significato. È un verbo che esprime nettezza, funziona molto meglio di pancia e senza l’utilizzo di filtri.

Sinonimi: ammettere, distinguere, individuare, capire, dichiarare, apprezzare, dare atto.

Contrari: confondere, disconoscere, misconoscere, negare, dimenticare, contestare.

Da questo verbo deriva un sostantivo: “ri-co-no-scèn-za”. Vuol dire reagire con gratitudine, concreta e senza appannamenti d’orgoglio, ad ogni azione che ci viene manifestata senza altri fini se non quello di donarci qualcosa di se’ a prescindere dalle conseguenze. Questa parola meriterebbe un post-it di un metro quadro da appicicarsi sulla superficie di ogni specchio.

Ecco, io oggi mi riprometto di guardare un po’ più su, sopra le convenienze e l’egoismo. Di imparare a sottolineare senza alcuna timidezza la mia riconoscenza. Qui lo scrivo ed in queste parole vorrei specchiarmi tra cent’anni, poffarbacco.

Grazie a chi si è preso la briga di navigare oltre le mie parole ed i miei gesti e lo ha fatto non solo per appagare una propria necessità. Io lo conosco due volte.

Grazie a te.

33 Replies to “Ri-co-no-sce-re/nza”

  1. No, grazie a te. Anche mettere in comune parole, gesti, emozioni merita riconoscenza. E poi, sai che ho scritto io di recente? “Ti voglio bene, perchè ti ho riconosciuto”. Vale anche per te, puoi starne sicuro.

    Un bacio, Sab

  2. Sei ritornato con entusiasmo. E’ questo ciò che conta.

    Chi dona disinteressatamente, non si aspetta riconoscenza. Ma chi riceve, deve gratitudine.

    Come sempre, foto suggestive ed emozionanti. Un abbraccio.

  3. piangersi mai! grazie…

    che dire, queste tue parole sono davvero sincere… viaggiare e scoprire di tanto in tanto un pezzettino di mondo altrui è una piccola conquista che ci arricchisce… e non poco…

    credo che l’unica cosa che può tenere testa ad un “ringraziamento” è un SORRISO… che altro non è che una forma di ringraziamento

    allora un sorriso per te, e per i tuoi doci occhi dietro un obbiettivo

    🙂

    🙂

  4. Sai cosa mi piace di questo post? Forse ti sto ri-conoscendo. Forse è tornato il caro vecchio Mic di qualche tempo fa? Me lo auguro, tanto-tanto-tanto.

    Perchè quando scrivi serenamente le tue parole scorrono veloci come uno scafo nell’acqua. E mi piace.

    Sì, mi piace proprio.

  5. che dirti…

    grazie.

    leggere questo post mi ha fatto emozionare, andare oltre le parole ed immaginare. meraviglioso mich. così che mi piace sentirti. carico! con nuove da farci riempire il cuore. sempre. in attesa di nuove… buon mare e aria blue da respirare. baci. m.

  6. Io credo che per vivere bene la riconoscenza, bisogna essere egoisti tanto….. perchè quanto tu ricevi, è la riconoscenza di chi ha avuto da te, e torna a “spremerti” per la sua pura gioia…. torna a cercarti, torna a chiederti, torna e basta, torna perchè manchi, torna perché ha ricevuto e ne vuole ancora, e ancora, e ancora…. e quando tu ringrazi, invece, è “l’egoismo” di chiedere….. chiedere di esserci…… 🙂

    Pensaci un momento…. rin-graziare è alla fine dire: ti ho gradito….. ristabiliamo il rapporto…. 🙂

    Lo so che è fuori dagli schemi, ma non mi accontento mai delle “solite” spiegazioni 🙂 e, sinceramente, preferisco così, il bello di sapere di avere qualcosa di bello, e chiedere, fosse una foto, una parola, un commento, o un “incredibile” all’espressione di stupore di un micino! 🙂

    Bacio, Willa

  7. succedeeee… che un pazzo scatenato ha deciso di mettere un tornado (me) o al centro della propria vita… e ancora non pare pentito!!! :o) misteri della fede!

    intenso questo post… ciao Mic!

  8. Riconoscere è una parola che uso spesso anch’io. Mi piace. Nel riconscersi si calma la sete di antichi bisogni. Come per magia scompaiono le infrastrutture. A volte sono superflue pure le parole. E navigarci oltre diventa istinto. e’ conoscersi da sempre.. NIKKA

  9. Ecco, io oggi mi riprometto di guardare un po’ più su, sopra le convenienze e l’egoismo. Di imparare a sottolineare senza alcuna timidezza la mia riconoscenza. Qui lo scrivo ed in queste parole vorrei specchiarmi tra cent’anni, poffarbacco.

    che bello leggerti

    così vero

    così sincero

    nella tua più splendida…trasparenza…

    Immenso, Mic….abbraccio meritato!

    😉

  10. […]”Considero valore risparmiare acqua, riparare un paio di scarpe, tacere in tempo, accorrere a un grido, chiedere permesso prima di sedersi, provare gratitudine [che è sinonimo di riconoscenza, no?] senza sapere di che”[…] Erri De Luca

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